Siria: Al-Ja’afari (ambasciatore siriano all’Onu) al Consiglio di Sicurezza, “attacco di oggi è a ciascuno dei 193 membri di questa assemblea”

(da New York) L’intervento dell’ambasciatore siriano all’Onu, Bashar Al-Ja’afari, durante il Consiglio di Sicurezza riunitosi a seguito dell’attacco di Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, ha voluto sottolineare quattro punti: anzitutto la rilettura della Carta delle Nazioni Unite e gli articoli relativi all’attacco di uno Stato sovrano; è seguita poi la richiesta di “cessare il finanziamento e il supporto di gruppi terroristici e armati sul territorio siriano; ulteriore punto sono state le fake news, perché “bisogna smettere di fabbricare bugie e false notizie imponendo alla mia nazione una guerra non voluta”; infine la precisazione che guerra al terrorismo non equivale a “limitare la programmazione del futuro per la mia gente”. Al-Ja’afari ha offerto questi punti di riflessione per “illuminare l’ignoranza e la tirannia” dei Paesi che in aperta violazione a qualsiasi regolamento hanno sganciato in Siria “oltre duecento missili, ma la contraerea ne ha bloccati circa un centinaio, facendo in modo che i danni fossero solo materiali”. Al momento risulta infatti che non ci siano vittime, ma solo tre feriti ad Homs. “Abbiamo scritto 146 lettere al Consiglio di Sicurezza per denunciare l’uso di armi chimiche da parte dei terroristi ma sono state tutte inascoltate”, ha continuato l’ambasciatore, dichiarando che “i terroristi continueranno ad usarle in altre parti del mondo”. E ha concluso sostenendo che non ci sono stati attacchi chimici, che è tutto inventato da membri delle Nazioni Unite che sono “bugiardi, ipocriti e usano l’Onu per sfruttare i propri interessi agendo contro quando non li soddisfano. L’attacco di oggi non è solo alla Siria ma a ciascuno dei 193 membri di questa assemblea”.

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