Udienza

Papa Francesco: a confessori, “siate testimoni della misericordia, umili ascoltatori dei giovani e della volontà di Dio per loro, rispettosi della coscienza”

“Corrispondono alla realtà le categorie con le quali si definisce il confessore: ‘medico e giudice’, ‘pastore e padre’, ‘maestro ed educatore’. Ma specialmente per i più giovani, il confessore è chiamato ad essere soprattutto un testimone”. Lo ha affermato oggi Papa Francesco, ricevendo in udienza i partecipanti al XXIX corso sul foro interno, promosso dalla Penitenzieria apostolica a Roma. “Testimone nel senso di ‘martire’, chiamato a com-patire per i peccati dei fratelli, come il Signore Gesù; e poi testimone della misericordia, di quel cuore del Vangelo che è l’abbraccio del Padre al figlio prodigo che torna a casa – ha chiarito -. Il confessore-testimone rende più efficace l’esperienza della misericordia, spalancando ai fedeli un orizzonte nuovo e grande, che solo Dio può dare all’uomo”. Di qui l’invito conclusivo a giovani sacerdoti, futuri sacerdoti e penitenzieri: “Siate testimoni della misericordia, siate umili ascoltatori dei giovani e della volontà di Dio per loro, siate sempre rispettosi della coscienza e della libertà di chi si accosta al confessionale, perché Dio stesso ama la loro libertà. E affidate i penitenti a colei che è Rifugio dei peccatori e Madre di misericordia”.