Sport e integrazione

Athletica Vaticana: in squadra due giovani migranti africani. Mons. Sánchez de Toca (Pcc), “traduciamo l’impegno della Chiesa in un gesto di solidarietà”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Si tratta di un piccolo gesto, simbolico ma concreto” per “tradurre l’impegno della Chiesa in un gesto concreto di solidarietà”. Così mons. Melchor Sánchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della cultura (Pcc), ha commentato l’iniziativa di tesserare due richiedenti asilo africani ospiti della cooperativa “Auxilium” a Castelnuovo di Porto nell’Athletica Vaticana, la squadra di maratoneti vaticani. I due giovani, Jallow Buba e Ansu Sise, hanno ricevuto dalle mani del card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pcc, la canottiera con cui potranno prendere parte alle competizioni. Un’iniziativa – ha sottolineato mons. Sánchez de Toca che è anche podista dell’Athletica Vaticana – in sintonia non solo con l’impegno di Papa Francesco ma anche con quello del presidente del Cio, Thomas Bach, nei confronti dei migranti per la loro integrazione. Anche per questo Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa “Auxilium” ha voluto ringraziare, sottolineando come il tesseramento dei due giovani sia “un altro segno di vicinanza del Papa a chi lavora nel difficile settore” dell’accoglienza ai migranti. “Lo sport – ha aggiunto – insieme allo studio è uno degli strumenti principali per accogliere, promuovere, proteggere e integrare”. Ricordando che nel 2013 nel Centro accoglienza richiedenti asilo di Bari vennero ospitati un somalo ed un eritreo. “Vennero notati dai poliziotti mentre correvano, seppur scalzi, facendo dei tempi straordinari”, ha raccontato. Il primo aveva partecipato nel 2011 ai mondiali di atletica con la Somalia e oggi è nel giro della Nazionale francese. “Auguriamo a questi due giovani un analogo successo”, ha concluso.
Presenti alla presentazione anche i tecnici delle Fiamme Gialle che seguiranno i due richiedenti asilo, come il resto del team di Athletica Vaticana, nella preparazione alle gare.