Venerdì Santo

Via Crucis: prima stazione, “la folla, cioè nessuno”, il mea culpa dei giovani autori e portatori

“Ti vedo, Gesù…”, è l’incipit di ogni stazione della Via Crucis presieduta questa sera dal Papa al Colosseo, tra straordinarie misure di sicurezza in tutta la zona per l’allarme terrorismo. Per la prima volta, nell’anno del Sinodo sui giovani convocato da Francesco, il tradizionale appuntamento del Venerdì Santo è affidato alla meditazione di un gruppo di giovani di un liceo classico romano, coordinati dal loro professore, Andrea Monda. E sono stati proprio i giovani autori a portare la Croce questa sera, insieme ad altri rappresentanti del popolo di Dio, di cui alcuni provenienti dalla Siria. Nella prima stazione il protagonista è Pilato, che “sceglie di non scegliere, di fronte alla folla”. “La folla, cioè nessuno”, commentano i ragazzi, 12 ragazze e tre ragazzi in tutto: “Nascosto nella massa l’uomo smarrisce la propria personalità, è la voce di altre mille voci. Prima di rinnegare te, rinnega te tesso, disperdendo la propria responsabilità in quella fluttuante della moltitudine senza volto. Eppure è responsabile. Sviato dai sobillatori, dal male che si propaga con voce subdola e assordante, è l’uomo a condannarti”. “Dimentichiamo tutte le volte in cui noi per primi abbiamo scelto di salvare Barabba anziché te”, il mea culpa dei giovani: “In quella piazza gremita, sarebbe stato sufficiente che un solo cuore dubitasse”.