Venerdì Santo
In un mondo “fatto di giri di parole”, dove domina l’ipocrisia, le parole di Gesù “possono apparire dure e severe perché schiette”, ma arrivano dritto al cuore. Nell’ottava stazione della Via Crucis guidata stasera dal Papa al Colosseo, quella dell’incontro con le donne di Gerusalemme, i ragazzi del liceo Albertelli dichiarano la nostalgia per un linguaggio altro, segno di un “amore senza misura verso gli ultimi e gli emarginati”, impastato di una “gentilezza” che suona rivoluzionaria. Oggi, invece, “siamo abituati ad un mondo fatto di giri di parole, una fredda ipocrisia vela e filtra ciò che vogliamo realmente dire; gli ammonimenti si evitano sempre di più, si preferisce lasciare l’altro al proprio destino, non curandosi di sollecitarlo per il suo bene”. “Mentre tu, Gesù – osservano i ragazzi rivolgendosi direttamente all’uomo della Croce – parli alle donne come un padre, anche rimproverandole; le tue parole sono parole di verità e arrivano immediate con il solo scopo della correzione, non del giudizio. È un linguaggio diverso dal nostro, tu parli sempre con umiltà e arrivi dritto al cuore”.