Messaggio

Pasqua: mons. De Luca (Termoli-Larino), “se sai di essere figlio di Dio, diventi promotore della cultura dell’incontro”

“Lo sguardo sul mondo, su quanto avviene intorno a noi e sugli altri, così come le nostre scelte e le nostre prese di posizione, sono conseguenti alla nostra idea di Dio e alla qualità del rapporto che viviamo con Lui”. Lo sottolinea mons. Gianfranco De Luca, vescovo di Termoli-Larino, nel suo messaggio per Pasqua. “Se a ispirare e motivare la nostra azione e il nostro giudizio è il Dio datore della Legge, giudice e Signore del cielo e della terra, in noi prevarranno sicuramente il giudizio di condanna, la contrapposizione tra buoni e cattivi, tra fedeli e infedeli, tra osservanti e indifferenti, e la conseguente percezione di chi pensa diversamente da me come nemico e ostile. Emergono così la contrapposizione, la concorrenza e la cultura del sospetto”.
“Se invece sai di essere figlio di un Padre, che ama gratuitamente te come ogni altro essere umano, impari a guardare gli altri con gli occhi Suoi, a riconoscerli figli come te e perciò tuoi fratelli e ad amarli con lo stesso amore che il Padre ha per te – aggiunge il presule -. Diventi promotore della cultura dell’incontro, dove la diversità non fa paura perché ciò che ognuno è, è superiore a quello che pensa e che fa. Sei spinto a non arrenderti dinanzi al rifiuto o alla chiusura, a rispondere al male con il bene, all’ostilità con l’accoglienza, all’indifferenza con l’interesse e la prossimità. A muoverti, allora, sarà la stessa compassione che ha provato Gesù: Egli, dinanzi alla fame d’amore che ha ravvisato nel cuore dell’uomo, ha dato la sua vita, si è fatto Pane. Anche tu avvertirai forte la spinta a fare, nel tuo piccolo, lo stesso”.
Per il vescovo, “è Pasqua, allora, quando capisci che la prima cosa che puoi fare è quella di annunciare e far conoscere Dio che è Amore. E se non lo fai tu, che anche quest’anno hai celebrato la Pasqua, non lo può fare nessuno al posto tuo!”.