Omelia
“Come Pietro, anche noi abbiamo bisogno che Gesù ci lavi i piedi per partecipare a questo momento così importante”, queste le parole con le quali mons. Lorenzo Leuzzi, vescovo della diocesi di Teramo-Atri, ha salutato, ieri sera, i fedeli presenti alla messa in Coena Domini svoltasi nella cattedrale aprutina.
“Noi tante volte preferiamo il Dio che ci protegge a quello che vuole stare con noi”, ha proseguito mons. Leuzzi fissando l’attenzione sulla pochezza di questa intenzione che evidenzia come sia ingeneroso recarsi a messa o pregare esclusivamente per essere protetti: “L’Eucarestia è il Dio che vuole camminare con noi”.
Vivere la vita cristiana come lo “scandalo” di Gesù che lava i piedi ai suoi apostoli, mettendo al centro della vita quell’esempio che, una volta ricevuto, si deve consegnare agli altri, l’invito del presule. “Guai a voi se pensaste quanto è bravo il vescovo”, ha sottolineato Leuzzi spiegando il gesto della lavanda ai piedi a 6 bambini e 6 adulti: “Il mio è solo il segno di come Gesù è tra noi. Poi lo faremo tutti nel silenzio”. Una vita fatta di servizio agli altri “altrimenti manca di significato”, ha concluso il vescovo di Teramo-Atri.