Terrorismo: arrestato a Torino marocchino componente Isis. Messina (questore): “Non potevamo permetterci che individuasse l’obiettivo da colpire”

Partecipazione all’associazione terroristica dello Stato Islamico. È questa l’accusa con la quale è stato arrestato nella prima mattinata di oggi a Torino Elmahdi Halili, un 23enne marocchino. L’arresto è avvenuto nell’ambito di una vasta operazione di polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese con il supporto degli uffici di polizia di Milano, Napoli, Modena, Bergamo e Reggio Emilia. Oltre all’arresto di Halili, sono state effettuate anche 13 perquisizioni domiciliari e personali nei confronti, si legge in una nota della Questura di Torino, “di appartenenti agli ambienti dell’estremismo islamico stanziati nel nord Italia”.
Le indagini, che hanno condotto alle operazioni di oggi, sono state svolte dalla Digos di Torino insieme al Servizio per il contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno dell’Ucigos. “Con lui – è stato spiegato dalla Questura -, sono finiti nella rete degli investigatori altri stranieri ed italiani convertiti all’islamismo attivamente impegnati in una campagna di radicalizzazione e proselitismo condotta soprattutto sul web”. “Era il momento di intervenire. Non potevamo permetterci che individuasse l’obiettivo da colpire. Si sono configurati gli elementi per un’azione immediata”, hanno spiegato il questore di Torino Francesco Messina e il Capo della Digos Carlo Ambra. Messina ha poi aggiunto: “C’è stata un’escalation nel suo percorso. È passato dall’auto indottrinamento al cercare e contattare soggetti, ‘lupi solitari’, che potessero compiere azioni terroristiche e stava anche studiando come usare il coltello e su come preparare il camion per eventuali attentati”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori

Informativa sulla Privacy