Quali sono oggi le Croci del mondo? In che modo la Chiesa risponde alle infinite domande di chi vive tra guerre e terrorismo, tra squilibri economici e nuovi egoismi, tra ferito del corpo e dell’anima? Come il Magistero di Papa Francesco sta facendo riscoprire la presenza di Dio anche negli angoli più remoti della terra? Lo speciale “Le Croci del mondo” del programma di Rai Vaticano “Viaggio nella Chiesa di Francesco”, in onda venerdì 30 marzo alle 22.30 su Rai Uno, dopo la trasmissione in mondovisione della Via Crucis al Colosseo con Papa Francesco, parte da dove tutto ha avuto inizio: Gerusalemme.
Nello speciale verrà percorsa la Via Dolorosa con il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, che dice: “Non è solo una questione di confini e di sovranità, Gerusalemme. È il simbolo religioso e spirituale di milioni di persone nel mondo che guardano a questa città come qualcosa che richiama la loro relazione con Dio e la loro vita di fede. Gerusalemme deve tornare a parlare anche di questo a tutto il mondo”. Da mons. Pizzaballa l’appello affinché “i pellegrini tornino in Terra Santa”.
Il programma di Massimo Milone, accenderà poi i riflettori sui “calvari” del mondo: dal Medio Oriente al Centrafrica, dalle frontiere messicane all’Amazzonia, al Mediterraneo, mare di speranza ma anche di morte per migliaia di migranti.
La Croce, inoltre, è il simbolo scelto da milioni di giovani del mondo per rispondere all’appello del Papa ad abbattere muri. Durante lo speciale spazio agli studenti del liceo romano “Pilo Albertelli” che insieme al docente Andrea Monda hanno scritto le meditazioni della Via Crucis al Colosseo di quest’anno.
Poi la presentazione della nuova edizione del Catechismo della Chiesa Cattolica, commentata da teologi e studiosi e coordinata da mons. Rino Fisichella e l’anticipazione, con il card. Gianfranco Ravasi, del “Cortile dei Gentili” che, a maggio, porterà la Santa Sede alla Biennale di Architettura di Venezia dove dieci architetti provenienti da tutto il mondo ”rileggeranno” la costruzione di un luogo Sacro. Infine, sempre nello speciale, l’affascinante storia del Crocifisso che domina il Convento di San Bonaventura al Palatino. Posto nella torretta, si affaccia sui fasti della Roma imperiale: è opera di un artista francescano italo-brasiliano, fra Sidival Fila che afferma: “La bellezza è la tensione dell’uomo ad andare oltre l’invisibile, oltre il trascendente”.