Il Sinodo sui giovani dovrebbe avviare “una discussione profonda e di prospettiva sul ruolo dei giovani nella Chiesa e sulle questioni che per loro sono importanti”. È il desiderio espresso da Eva Wimmer, delegata austriaca al pre-sinodo dei giovani, che in una conferenza stampa a Vienna ha condiviso le sue impressioni sull’incontro romano e sul documento finale che “ha messaggi molto forti, condivisibili anche da posizioni molto diverse”. Particolarmente importante per Wimmer è la richiesta “di una Commissione permanente per i giovani nella Curia romana”, perché “abbiano voce in capitolo in tutte le questioni ecclesiali”. Altrettanto importante la richiesta di “donne visibili” in posizioni di responsabilità nella Chiesa. Non è invece stato possibile dire “esplicitamente che al Sinodo in autunno per ogni vescovo dovrebbe esserci anche un giovane come uditore”, in modo che “veramente i giovani possano contribuire”. Il vescovo austriaco delegato al Sinodo, mons. Stephan Turnovszky, ha già detto che “giovani dall’Austria lo accompagneranno al Sinodo; resta da chiarire in che forma ciò potrà avvenire”, riporta l’agenzia Kathpress. Tra le cose apprezzate da Wimmer “l’estrema autenticità” di Papa Francesco, il tempo dedicato ai giovani, il suo invito a essere pronti a rischiare: “Quando qualcuno ha detto nella discussione che qualcosa non è possibile ai sensi del diritto canonico, c’è sempre stato qualcun altro che ha replicato: il Papa ci ha detto di rischiare e anche criticare”.