Diocesi: Montepulciano, aperte le celebrazioni per i 500 anni della chiesa di San Biagio. Il vescovo Manetti, “chi viene qui entra come in una poesia”

“Chi viene qui entra come in una poesia, una poesia elevata e dolcissima, che l’armonia architettonica di questo edificio e la bellezza che esprime in qualche modo contengono in sé, per offrirla ai tanti pellegrini e visitatori per questi cinque secoli e oltre”. Lo ha affermato sabato scorso il vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, mons. Stefano Manetti, nel corso della celebrazione eucaristica nella monumentale chiesa di San Biagio che ha dato avvio allo speciale anno giubilare voluto da Papa Francesco per ricordare i cinquecento anni dalla posa della prima pietra del famoso tempio. La celebrazione – si legge in una nota diffusa oggi – è iniziata con la lettura da parte del parroco di Montepulciano, don Domenico Zafarana, della Bolla papale con la quale la Penitenzieria Apostolica ha concesso il Giubileo. Il vescovo ha rilevato che “non un magnate, non un principe del Rinascimento, ma la popolazione tutta, senza distinzione di ceto, è stata il vero mecenate che ha donato le risorse per edificare questo tempio nel quale, cinquecento anni dopo, noi ci troviamo”. E ha ricordato “la generosità dei nostri antenati che con straordinario entusiasmo si sono spesi per la costruzione di questa chiesa; gli artisti che hanno messo i loro talenti al servizio della bellezza e della fede, e che attraverso le cose materiali, come le pietre, riescono a indirizzare il nostro sguardo alle realtà immateriali dello spirito; la memoria culturale che ha formato i poliziani, così necessaria per guardare al futuro e, infine, tutti voi che amate questo luogo e che, insieme ai pellegrini che la visitano ogni anno, riempite di significato queste pietre che formano il Tempio che oggi celebriamo”. Manetti ha anche spronato la comunità poliziana ad essere come “pietre vive” capaci di edificare la Chiesa che ha, in Cristo Signore, la sua ragion d’essere. Per l’occasione, è stato eseguito per la prima volta l’inno del centenario “Cristo, pietra viva” scritto da don Zafarana e musicato dal maestro Luciano Garosi.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy