(Bruxelles) “Questo disegno di legge è un pericoloso attacco alla libertà di religione”: reagisce così il presidente della Comece, cardinale Reinhard Marx, al divieto alla circoncisione maschile proposta in Islanda dai membri del parlamento di cinque diversi partiti politici. Marx esortato inoltre le istituzioni dell’Ue a prendere provvedimenti per prevenire tale “minaccia ai diritti fondamentali”. Il disegno di legge propone un termine massimo di reclusione di sei anni per chiunque causi danni al corpo o alla salute di un bambino “rimuovendo gli organi sessuali in toto o in parte”. “Proteggere la salute dei bambini è un obiettivo legittimo di ogni società, ma in questo caso, questa preoccupazione viene manipolata, senza fondamento scientifico, per stigmatizzare talune comunità religiose. Ciò – aggiunge il cardinale – è estremamente preoccupante”. Marx esprime al contempo solidarietà ai rappresentanti delle comunità ebraiche e musulmane presenti in Europa. “La Comece – aggiunge il porporato – ritiene inaccettabile qualsiasi violazione del diritto fondamentale alla libertà di religione. La criminalizzazione della circoncisione è una misura molto seria che solleva serie preoccupazioni”. “Sebbene l’Islanda non faccia parte dell’Ue, ha una relazione speciale con essa che implica il rispetto di determinati principi e obblighi”.