
“Avvenire” apre la sua prima pagina con una sperimentale e rivoluzionaria riforma del lavoro in Germania. Scrivono Francesco Riccardi e Vincenzo Savignano: “Flessibilità a richiesta del lavoratore e giorni di permesso aggiuntivi per motivi familiari, con una riduzione reversibile dell’orario settimanale da 35 a 28 ore per due anni su base volontaria per poter meglio bilanciare lavoro e impegni di cura o anche solo avere maggiore tempo libero. Segna una duplice svolta l’intesa-pilota firmata l’altra notte in Germania dal sindacato dei metalmeccanici IG-Metall e dalla federazione degli industriali Südwestmetall a Stoccarda, la prima dopo una serie di scioperi che hanno bloccato le fabbriche tedesche e che hanno provocato anche le rimostranze di una parte degli industriali, arrivati a denunciare la potente federazione delle tute blu per le sospensioni del lavoro”. A centro pagina, una fotocronaca per il messaggio della Quaresima di Papa Francesco: no a falsi profeti, sì a elemosina, preghiera e digiuno. Un titolo anche sul riconoscimento del miracolo per intercessione del beato Paolo VI, che sarà quindi proclamato santo, forse già in ottobre. Al taglio un titolo politico, con le promesse dei partiti di non volere comunque dare vita a una grande coalizione dopo il voto. L’editoriale è di Marina Corradi, che torna sul caso di Macerata: ” Ma in ospedale, a visitare e portare solidarietà ai feriti di Macerata, a tre giorni dagli spari del filonazista Luca Traini non c’è andato nessuno. Nessun rappresentante del Governo o importante esponente politico. Solo un paio di deputati. Come mai, viene da domandarsi? E’ usanza normale da parte delle autorità andare a stringere la mano ai feriti innocenti, dopo un episodio di violenza. Stavolta no. Forse perché di questi tempi farsi riprendere mentre si stringe la mano a un migrante, a un nero, sia pure in ospedale, non giova. In questi tempi di elezioni. Si sa, poi su media e social la foto gira, la vedono in milioni. E al 4 marzo, manca meno di un mese. Segni inquietanti da Macerata. La solidarietà allo sparatore espressa da alcuni cittadini all’avvocato di Traini, che ne è rimasto stupefatto”. Infine, l’annuncio di un’iniziativa di “Avvenire” per i suoi 50 anni. Ogni mercoledì sul giornale pagine e articoli scelti del cinquantennio di vita del quotidiano.