Azioni concrete

World Thinking Day: Agesci, gli scout realizzano un gesto di pace negli ambienti della loro quotidianità

Un gesto di pace in tutta Italia, in occasione del World Thinking Day, la Giornata del pensiero, che ricorre domani, giovedì 22 febbraio. A compierli sono i 185.000 scout italiani, “alla luce degli avvenimenti che hanno riacceso una pericolosa e violenta spirale verso una nuova corsa agli armamenti”. Quello che si impegneranno a realizzare è “un’azione concreta” per “promuovere un cambiamento positivo”. Gesti che saranno segno di una “decisa presa di posizione a sostegno della pace”. Alcuni gruppi li hanno già compiuti nei giorni scorsi, altri li compiranno. In concreto, a Paternò i capi hanno incontrato i ragazzi immigrati del centro di accoglienza della città, per invitarli ad una serie di attività, che comprendono la riqualificazione di cinque piazze. Il clan Horeb del Cavaso 1, durante i festeggiamenti del Carnevale, ha allestito un carro allegorico, in favore della Pace. Il Bari 10 ha organizzato una marcia colorata e rumorosa contro fascismo, razzismo, terrorismo e mafia. I gruppi scout di Cuneo hanno organizzato “Cosa è la Pace per noi?” fissando la destinazione della route estiva in Bosnia, dove conosceranno realtà, che operano per la pace e porteranno la bandiera realizzata a Cuneo da tutti gli scout. “Crediamo che il vero cambiamento si attui nella quotidianità – affermano i presidenti del Comitato nazionale Agesci, Barbara Battilana e Matteo Spanò -, andando a contaminare gli ambienti che frequentiamo: l’accoglienza del fratello, la cura per l’ambiente, ma anche solo un sorriso, possono farci uscire da questa spirale di violenza, diffidenza e paura nei confronti di chi ci sta vicino”. Un messaggio che richiama il documento del Consiglio nazionale approvato nello scorso mese di ottobre, in cui si scrive che “non possiamo parlare di pace e sentircene operatori, se non cercando di integrare azioni comunitarie e propulsive verso le istituzioni e con le istituzioni, costruendo percorsi di conversione personale che portino azioni di respiro politico nei territori, ma anche un pensiero e un’azione globale”.