Giustizia e lavoro

Ucraina: Shevchuk, “il salario non equo è un peccato. Perché offende la dignità umana”

“Il salario non equo è un peccato. Perché offende la dignità umana. A volte le persone sono costrette a lavorare per la retribuzione ingiusta a causa della mancanza di altre fonti di guadagno. Si tratta di una sopraffazione del mercato del lavoro”. Lo ha affermato il capo della Chiesa ucraina greco-cattolica, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, nel corso del programma interattivo sulla giustizia sociale “Chiesa Aperta” trasmesso dalla “Live Tv”.  “Lo stipendio non equo – ha spiegato l’arcivescovo – è un peccato in sé. Conosciamo la conclusione tragica della storia di quei Paesi e di quelle società che hanno sfruttato in questo modo i loro lavoratori”. “D’altro canto, è un peccato anche il ritardo nei pagamenti dei salari. Non viene versato neanche il salario che un lavoratore è costretto ad accettare. Secondo l’insegnamento della Chiesa, è un peccato che grida vendetta al cielo perché ricorda l’omicidio. Infatti, chi non paga gli stipendi ai propri lavoratori, di fatto non permette loro di vivere”. “Il nostro Sinodo ha più volte richiamato i datori di lavoro e le autorità rimarcando l’inammissibilità dei ritardi degli stipendi per i propri dipendenti”.