Bruxelles
(Bruxelles) Jean-Claude Juncker rafforza la squadra con “una serie di nomine eccellenti” per lo sprint finale della Commissione Ue, il cui mandato scade nel 2019. Le nomine di oggi “riguardano aree di grande interesse strategico per l’attività della Commissione, e spaziano dall’azione per il clima, la ricerca, l’istruzione, i giovani e la cultura, agli affari sociali e l’occupazione al Segretariato generale dell’esecutivo e al Gabinetto del presidente”. Tali nuovi incarichi “porteranno a un incremento significativo del numero di donne nel ruolo di direttore generale e di vice-direttore generale, passando dall’esiguo 11% di novembre 2014 all’attuale 36%”. Il capo di gabinetto di Juncker, il tedesco Martin Selmayr, dal primo marzo assumerà il ruolo di segretario generale della Commissione al posto del dimissionario Alexander Italianer, olandese. Juncker afferma: “Mancano 20 mesi dalla fine del mandato di questa Commissione; è giunto il momento di rafforzare i nostri vertici in modo tale da raggiungere pienamente gli obiettivi strategici dell’Unione europea. Ora che abbiamo il vento nelle nostre vele, abbiamo bisogno di capitani esperti, dinamici e fortemente motivati che sappiano guidare la nave nella giusta direzione”.
Cinque i nuovi direttori generali: Themis Christophidou, cipriota, alla guida della dg istruzione, gioventù, sport e cultura; Mariana Kotzeva, bulgara, al vertice di Eurostat; Joost Korte, olandese, occupazione, affari sociali e inclusione; il francese Jean-Eric Paquet alla dg ricerca e innovazione; l’italiano Mauro Petriccione sarà il nuovo direttore generale dell’azione per il clima. Vengono inoltre rafforzati i settori dell’inclusione sociale, il Centro europeo di strategia politica (think-tank interno della Commissione), la robotica e l’intelligenza artificiale, la migrazione, la cooperazione internazionale e l’energia.