Teologia

Chiesa: Faggioli (storico), “neo-tradizionalismo cattolico americano minoritario ma non marginale”

Quello cattolico americano “è un neo-tradizionalismo minoritario ma non marginale”, “radicato non solo nella gerarchia ma anche negli ambienti intellettuali e accademici, compresi non pochi seminari diocesani e scuole teologiche per la formazione del clero e degli ordini religiosi”. Lo scrive Massimo Faggioli, docente di Storia del Cristianesimo e delle Chiese alla Villanova University, nell’articolo dal titolo “Ritorno a Pio IX – Neo-tradizionalismo cattolico”, pubblicato sull’ultimo numero de “Il Regno”, anticipato al Sir. Il testo ripercorre la vicenda scaturita da un articolo pubblicato dal teologo domenicano Romanus Cessario, docente al seminario diocesano di Boston, nel numero di febbraio 2018 della rivista First Things. L’articolo “doveva essere una recensione alla traduzione in inglese del libro di Vittorio Messori sul caso Mortara”, ma “era molto più di una recensione e si è trasformato in un caso”. Secondo Faggioli, “l’attenzione suscitata era giustificata in quanto l’articolo di Cessario è un esempio rappresentativo e non isolato dell’estremismo, presente anche nei seminari, dell’‘ermeneutica della continuità’ con la Tradizione: assume che la tradizione magisteriale cattolica sviluppata al Vaticano II non sia autentico insegnamento cattolico”. Il giudizio dello storico in merito è quello di chi crede che si tratti di “un episodio rivelatore di una linea di faglia profonda all’interno del cattolicesimo americano”. “Il rigetto della teologia del Vaticano II e del magistero postconciliare sulle questioni sociali e politiche sta riproponendo in America la vecchia miscela teologico-politica antiliberale”. Così sul piano religioso “il neo-tradizionalismo che esclude il Vaticano II è la versione cattolica del fondamentalismo protestante americano”, mentre sul piano politico “negli ultimi cinquant’anni il rifiuto del Vaticano II e delle sue discontinuità con la Tradizione passata ha sempre fatto parte del risorgere delle culture politiche di tipo fascista”.