Elezioni 2018: Unicef, 9 proposte ai candidati per “un patto di fiducia” a favore dei bambini

L’Unicef chiede oggi ai candidati alle elezioni politiche “un patto” di fiducia con i 10 milioni di bambini e adolescenti che vivono in Italia, tra cui 1 milione e 292mila bambini in povertà assoluta. “Negli ultimi anni il tasso di povertà assoluta dei bambini in Italia è peggiorato – dichiara l’Unicef -. Nel 2015 quasi l’11% dei bambini viveva in povertà assoluta, nel 2016 il 12,5%”. L’Unicef lancia 9 proposte ai candidati “per un’Italia a misura di bambini e ragazzi, a partire dalla riduzione della povertà”. Da oggi al 18 marzo sarà inoltre attiva una petizione online “Facciamo un patto?” con cui tutti potranno sostenere le richieste ai candidati. È possibile aderire su povertà minorile in Italia non è solo privazione materiale, ma è soprattutto povertà di opportunità e di inclusione sociale. “I bambini e i ragazzi che vivono in povertà subiscono svantaggi sul piano dell’istruzione, di cure sanitarie adeguate, di cibo sano, di alloggi salubri, di giochi, di sport e di vacanze”, ha dichiarato Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia. Queste le 9 proposte: dimezzare l’incidenza della povertà minorile entro il 2030, in linea con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile; adottare gli obiettivi della campagna Unicef #ENDviolence e garantire l’alfabetizzazione digitale nei curricula scolastici; adottare una legge sull’allattamento materno nei luoghi pubblici; migliorare le politiche a sostegno di ospedali e comunità amiche dei bambini; assicurare servizi di mensa scolastica uniformi; aumentare la copertura degli asili nido; attuare il Piano per l’edilizia scolastica e accesso per tutti alle attività culturali e ricreative; ascoltare i bambini e i ragazzi, e fare in modo che partecipino alle definizioni delle politiche che li riguardano; ridurre l’inquinamento investendo in fonti di energia più pulite e negli spazi verdi e rendere accessibile a tutti il trasporto pubblico; raggiungere l’obiettivo dello 0,7% del Pil dei fondi dedicati all’Aiuto pubblico allo sviluppo e adottare gli obiettivi della campagna Unicef #Sperduti; rispettare i tempi del prossimo Piano nazionale infanzia e adolescenza e rendere pubblici i fondi stanziati per i bambini attraverso un Rapporto annuale; assicurare che le politiche e le leggi prestino attenzione ai più vulnerabili; adottare un linguaggio pubblico rispettoso delle differenze. Per garantire sostenibilità a queste proposte l’Unicef Italia chiede al futuro governo di incontrarsi annualmente in occasione del 20 novembre, “Giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, per fare il bilancio degli impegni presi e ascoltare opinioni e proposte dei bambini e ragazzi stessi.

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