Omelia

Pastorale: card. Bassetti, “sappia toccare mente e cuore”. “Spezzare tanti schemi che non ci fanno camminare insieme”

“Oggi c’è bisogno di una pastorale più specifica. Ad esempio, la catechesi per i ragazzi è fatta troppo spesso fatto con contenuti generici”, mentre servirebbe una pastorale capace di “toccare mente e cuore”. Lo ha affermato questa mattina il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, presiedendo nel duomo di Arezzo la celebrazione della festa della Madonna del Conforto. “Sono qui per chiedere a Maria protezione e conforto, anche per la delicata missione che i vescovi mi hanno chiamato a svolgere per la Chiesa italiana”, ha rivelato Bassetti. Con la celebrazione di questa mattina è stato aperto ufficialmente il Sinodo della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Per il cardinale, “il sinodo è una vera grazia per questa Chiesa, una benedizione per la sua identità e il suo camminare in mezzo agli uomini. Perché è questo il destino della Chiesa: essere lumen gentium”. “L’arcivescovo Fontana – ha proseguito – ha avuto coraggio ad avviare questo percorso, soprattutto di questi tempi”. “Ma è una scelta che sento un po’ anche mia. Infatti – ha sottolineato – se fossi rimasto alla guida di questa diocesi, avrei voluto avviare un cammino sinodale al termine della visita pastorale”. Perché “il sinodo è come guardare al futuro, guardare lontano, annunciare il Vangelo della gioia”, ha aggiunto Bassetti. “È uno strumento che – se è orientato bene – può portare a una vera conversione pastorale, a una Chiesa davvero in uscita. È necessario che voi diate questa impronta missionaria”. Una Chiesa realmente sinodale e missionaria è tale se “ciascun membro viene valorizzato come pietra viva”, dove “ciascuno porta il peso dell’altro” e in cui “si careggia nello stimarci a vicenda”. “Non le divisioni, non le divisioni”, ha esortato il cardinale. Perché, come dice Papa Francesco, in una Chiesa sinodale non dovrebbe mai prevalere il desiderio “di avere i primi posti o di esercitare un potere”. È quello che il Santo Padre chiama “clericalismo”, “che è il contrario della comunione e della sinodalità”, ha ricordato il cardinale. Da Bassetti l’auspicio che “il vostro sinodo abbia la forza di spezzare tanti schemi che non ci fanno camminare insieme”.