Riepilogo
Papa Francesco: motu proprio “imparare a congedarsi”, con le regole per la rinuncia
“Imparare a congedarsi”: “Sia quando, per ragioni di età, ci si deve preparare a lasciare il proprio incarico, sia quando venga chiesto di continuare quel servizio per un periodo più lungo, pur essendo stata raggiunta l’età di settantacinque anni”. È l’invito contenuto nel Motu proprio del Papa, dall’omonimo titolo, diffuso oggi per regolare la rinuncia, a motivo dell’età, dei titolari di alcuni uffici di nomina pontificia. “La conclusione di un ufficio ecclesiale – spiega Francesco nel nuovo documento – deve essere considerata parte integrante del servizio stesso, in quanto richiede una nuova forma di disponibilità”. (clicca qui)
Papa con il clero romano: mons. De Donatis, “estraniarsi” dai social media e pregare “con lo stile del contadino”
La Quaresima è il tempo giusto perché il presbiterio della diocesi di Roma “s’interroghi con onestà sul modo di fare parrocchia: il modello che stiamo portando avanti da decenni è ancora sano?”. È la proposta suggerita da mons. Angelo De Donatis, vicario del Papa per la diocesi di Roma, nell’incontro penitenziale con il clero diocesano, svoltosi oggi nella basilica di s. Giovanni in Laterano e concluso da Francesco. “La questione è molto seria”, ha confidato il presule: “Un sacerdote mi raccontava di ritrovarsi costretto a fare l’amministratore di condominio quando invece voleva lavorare di più per le cose da prete”. “Elemosina, preghiera e digiuno: ecco la via quaresimale” indicata da monsignor De Donatis. “Ma tutto va fatto nella pace e nel nascondimento, senza ansie e ostentazioni”, ha chiarito. (clicca qui)
Florida, strage scuola: mons. Wenski (Miami), “atto di violenza insensata e di male orribile”
Quanto successo nella scuola superiore di Parkland, in Florida, è “un altro atto di violenza insensata e di male orribile”. Così l’arcivescovo di Miami, mons. Thomas Wenski, commenta la tragedia consumatasi ieri nel campus della Marjory Stoneman Douglas high school, dove al termine di una sparatoria sono state 17 le vittime, la maggior parte delle quali tra gli studenti che frequentano la scuola. L’arcivescovo Wenski non nasconde la “sua grande tristezza di fronte alla tragica sparatoria”, ma al contempo sollecita tutti alla “preghiera di fronte ad una tragedia insensata per i defunti, i feriti, le famiglia, i propri cari, i primi soccorritori”. (clicca qui)
In un telegramma di cordoglio, Papa Francesco si è detto “profondamente rattristato nell’apprendere della tragica sparatoria” e “con la speranza che tali atti di violenza insensata possano cessare” ha invocato su tutti “le benedizioni divine della pace e della forza”. Per il card. Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale statunitense, è necessaria “una conversione del cuore perché torni la pace”. I vescovi degli Stati Uniti, che si trovano a toccare con mano il dolore delle vittime, avvertono l’urgenza “dell’unità, soprattutto nel costruire una società con molte meno tragedie e violenze provocate dall’uso insensato delle armi da fuoco”.
Morto Ballandi: Giraldi (Cnvf), “figura di primo piano”. Padre Epifani (Ucs), “anche al servizio della Chiesa in Italia”
“Una figura di primo piano per lo spettacolo tv, ma anche dal vivo”. Così Massimo Giraldi, presidente della Commissione nazionale valutazione film della Cei, ricorda Bibi Ballandi, noto manager musicale e produttore di lungo corso d’importanti show televisivi per la Rai, morto questa mattina all’età di 71 anni. Ballandi si è imposto negli anni Sessanta e Settanta al seguito di cantanti come Caterina Caselli, Mina, Al Bano, ma anche Lucio Dalla, Francesco De Gregori e Fabrizio De André; è passato poi negli anni Novanta e Duemila all’organizzazione dei grandi varietà del sabato sera della Rai, affermando la formula del “one man show” all’italiana. Suoi sono gli importanti successi televisivi legati, tra gli altri, a Fiorello, Panariello, Morandi, Celentano e Zero. Più di recente aveva curato anche gli show tv di Roberto Bolle, Mika, Virginia Raffaele e il duo Laura Pausini-Paola Cortellesi. Per padre Gianni Epifani, responsabile del programma “A Sua Immagine” e delle Sante Messe su Rai Uno, “il produttore emiliano, però, non va ricordato come figura attiva solamente nel settore musicale o televisivo”. “Bibi Ballandi, infatti, si è messo anche al servizio della Chiesa in Italia, collaborando all’organizzazione di importanti eventi ecclesiali tra cui il Congresso eucaristico di Bologna nel 1997 e l’Agorà dei giovani italiani a Loreto nel 2007”. (clicca qui)
Commissione Ue: i social rispettino i cittadini europei
(Bruxelles) “Oggi sono state pubblicate le modifiche apportate da Facebook, Twitter e Google+ per allineare le rispettive clausole contrattuali alle norme dell’Ue a tutela dei consumatori. Queste modifiche andranno a beneficio di oltre 250 milioni di consumatori europei che utilizzano i social media: i consumatori non saranno costretti a rinunciare ai diritti inderogabili che l’Ue riconosce loro, come il diritto di recedere da un acquisto online; potranno presentare reclamo in Europa anziché in California; e le piattaforme si assumeranno le loro responsabilità verso i consumatori, analogamente ai prestatori di servizi offline. Tuttavia, le modifiche soddisfano solo in parte i requisiti della normativa Ue in materia di consumatori”. Sulla materia interviene la Commissione europea: “Le società di social media devono fare di più per ottemperare alle richieste presentate lo scorso marzo dalla Commissione dalle autorità nazionali di tutela dei consumatori per garantire il rispetto delle norme Ue a tutela dei consumatori”. (clicca qui)
Terra Santa: Comune di Gerusalemme reclama tasse dalle Chiese. Leader cristiani, “decisione contraria alla posizione storica tra Chiese e autorità civili”
Una misura che “compromette il carattere sacro di Gerusalemme e mette a rischio la capacità della Chiesa di esercitare il suo ministero in questa terra a nome delle sue comunità e della chiesa universale”. Così i Patriarchi e i capi delle Chiese di Gerusalemme replicano alla Municipalità di Gerusalemme che ha deciso, secondo quanto riferito dai media israeliani, di reclamare dalle Chiese (e non solo, anche dagli uffici Onu) il versamento delle tasse comunali, conosciute come Arnona, sugli immobili non adibiti al culto. La decisione della Municipalità, secondo i 13 leader religiosi firmatari della dichiarazione – tra loro figurano anche mons. Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, e il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton – “è contraria alla posizione storica tra le Chiese all’interno della Città Santa di Gerusalemme e le autorità civili attraverso i secoli”. Nella dichiarazione, la richiesta al Comune di “ritirare la decisione e di assicurare che lo status quo sancito dalla storia sacra sia mantenuto, e il carattere della Città Santa di Gerusalemme non sia violato”. (clicca qui)
Adozioni internazionali: Crinò, “crollate negli ultimi 5 anni del 60%”. Ardizzi, “contributo di 10mila euro per le famiglie che ne concludono una”
“Il numero delle coppie che hanno scelto di conferire mandato per le adozioni internazionali è passato dalle 3.450 del 2011 alle 1.250 del 2016, che equivale a un crollo preoccupante del 60%. Oltre 3.300 sono le procedure in corso. Si sono allungati anche i tempi, passati dai 2 anni del 2011 ai 3 del 2017”. È il quadro presentato da Antonio Crinò, portavoce di un cartello di 20 enti autorizzati, che hanno organizzato oggi, in Senato, la conferenza “Adozioni internazionali: un bene per tutti”. Crinò ha auspicato “una procedura di emergenza per evitare il collasso del sistema”. “Serve tornare a regole chiare – ha aggiunto – per ridare fiducia alle famiglie, agli operatori e ai Paesi esteri che non hanno trovato sempre interlocutori disponibili in Italia”. Pietro Ardizzi, anche lui portavoce del cartello dei 20 enti autorizzati, ha presentato “le nostre richieste alla politica”: sono necessari “tempi e modi chiari per i rimborsi alle famiglie che hanno completato un’adozione internazionale, dal 2012 in poi, e un contributo di adozione da 10mila euro a ogni famiglia che la conclude”. (clicca qui)