Società

Migranti: spari contro centro accoglienza nell’Ennese. Gli operatori, “gesto violento ed intimidatorio”

“Questa notte hanno sparato nella nostra sede di Pietraperzia dove sono accolti ventuno migranti all’interno di una casa canonica messa a disposizione dal vescovo di Piazza Armerina, mons Rosario Gisana. I colpi di arma da fuoco sono stati sparati dall’esterno ed hanno perforato la finestra ed una porta interna. Fortunatamente nessun ragazzo è stato colpito. Ma i migranti sono tramortiti e spaventati, così come i nostri operatori, impegnati da una settimana nell’accoglienza ed integrazione dei giovani migranti”. Così Agostino Sella, presidente dell’associazione Don Bosco 2000 che promuove l’integrazione dei migranti provenienti da Paesi in guerra, racconta e commenta quanto avvenuto la scorsa notte in provincia di Enna. Lui stesso lo definisce un “gesto violento ed intimidatorio che lascia senza parole ed è probabilmente frutto del clima generato da chi usa il tema della migrazione come terreno di scontro politico”. Il giorno prima dell’arrivo dei giovani, infatti, durante un’assemblea pubblica in chiesa madre con il vescovo e il sindaco, un comitato aveva espresso con forza e determinazione il proprio dissenso. La macchina burocratica era già in moto e la Prefettura ha comunque fatto arrivare i migranti che sono accolti nella casa canonica inter-parrocchiale da meno di dieci giorni. “A Pietraperzia stiamo lavorando in accordo con molte associazioni e comunità locali – dice Sella -, con le parrocchie e tanta gente comune con cui abbiamo creato un dialogo costruttivo. Nei giorni scorsi tantissimi pietrini – aggiunge – sono venuti a dare solidarietà e aiuto ai ragazzi, mettendosi a disposizione volontariamente per aiutarci nelle attività di integrazione”. Tra poco il vescovo Rosario Gisana sarà nella sede per celebrare messa, mentre l’associazione, forte del sostengo espresso dopo la vicenda della scorsa notte e appoggiata dal clero e dalla comunità, annuncia: “Noi continuiamo nella nostra opera di accoglienza, sicuri che come sempre alla fine il bene avrà la meglio sul male”.