Missionari

Rapimento padre Maccalli: vescovo di Niamey, “è vivo e sta bene”

“Il vescovo della diocesi di Niamey, mons. Djalwana Laurent Lompo, afferma che padre Pier Luigi Maccali, il missionario Sma rapito lo scorso 17 settembre, è vivo e sta bene. Non ha potuto dirci, per motivi di sicurezza, su quali elementi fonda questa affermazione, ma ci ha chiesto di credere che lo dice con tutta sincerità e verità”: è quanto riferisce in una nota pervenuta all’agenzia Fides p. Désiré Salako, di nazionalità beninese, superiore del Distretto della Società per le Missioni Africane di Benin-Niger, territorio di cui fa parte la missione di padre Pier Luigi Maccali, sequestrato e tuttora in cattività. “P. Désiré Salako è colui che per primo ha avuto la notizia del rapimento di p. Gigi, e da allora, come suo amico e confratello, e come suo superiore Sma, segue giorno dopo giorno l’evoluzione di questa vicenda, tenendo i contatti con le autorità del Niger a nome della Sma”, spiega a Fides padre Marco Prada, della Sma di Genova: “La settimana scorsa p. Désiré Salako è giunto in visita alla casa provinciale a Genova, e ha voluto incontrare i familiari di p. Gigi a Madignano, in provincia di Cremona. Gli abbiamo rivolto tante domande e tante sono le speranze che ognuno di noi porta nel cuore di rivedere presto p. Gigi sano, salvo, sereno. P. Salako ha saputo darci la prova che nessuno ha dimenticato p. Gigi e che tanti si stanno adoperando in tutti i modi per la sua liberazione. Ci ha soprattutto trasmesso il messaggio del vescovo di Niamey, rassicurando che p. Gigi, secondo le sua informazioni, sta bene”. “La prima preoccupazione delle autorità del Niger, ma anche dell’ambasciata italiana a Niamey, è l’incolumità di p. Gigi, e ogni azione che verrà intrapresa non metterà in pericolo la sua vita”, aggiunge padre Prada.