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Cibo: Cauteruccio (Greenaccord), “elemento unificatore e altamente simbolico” ma occorre “rivoluzionare stili di consumo e ridurre impatto agricoltura”

Nella storia dell’alimentazione il cibo “rappresenta un elemento unificatore e di conoscenza delle persone e della loro cultura. Le religioni, inoltre, hanno un denso rapporto con il cibo ed il suo significato, con spunti di riflessione, di condivisione e di simbologia”. Così Alfonso Cauteruccio, presidente dell’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord onlus, apre oggi a Roma la giornata di studio “Attorno al cibo per costruire dialogo, incontro, confronto e pace” (Istituto Augustinianum) promossa da Greenaccord in collaborazione con Regione Lazio e Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e innovazione dell’agricoltura del Lazio). Il cibo, prosegue Cauteruccio, è “sacro per tutte le religioni e tradizioni mondiali”, ma oggi è divenuto “una ulteriore forma di strumento di profitto a svantaggio della salute, delle popolazioni locali e dell’ambiente. Eppure, tornando a dargli il giusto valore e significato, il cibo rappresenta un elemento che, dalla sua produzione al consumo, può contribuire a vincere le resistenze, ad aprirsi al nuovo e al differente, a sperimentare forme di contaminazione che incuriosiscano e attirino attenzione”. A questo fine, avverte Cauteruccio, “occorre rivoluzionare gli stili di consumo e ricostruire tecniche di produzione e di filiere agricole che, riscoprendo i saperi tradizionali, riducano l’impatto ambientale e sociale dell’agricoltura e riaffermino la centralità dei piccoli produttori”. Nel corso dell’incontro verranno raccontate storie di integrazione attraverso il cibo. Come l’esperienza di Semi di Libertà onlus, che ha realizzato un microbirrificio all’interno del carcere romano di Rebibbia, il ruolo dell’agricoltura sociale in favore delle persone con disabilità attraverso la testimonianza di Salvatore Stingo, presidente di Agricoltura Capodarco e un’esperienza di slow food. Presenti gli studenti di alcuni licei e istituti agrari di Roma, una partecipazione preceduta da alcuni incontri di preparazione nelle rispettive scuole ai quali il presidente di Greenaccord dice: “Non solo imparate a conoscere il cibo e a cucinare; ricordatevi che voi svolgete e svolgerete una funzione sociale”.