Incontro

Protezione Civile: in 6mila nell’Aula Paolo VI per l’udienza con Papa Francesco

(Foto Vatican Media/SIR)

Sono 6mila i rappresentanti della Protezione Civile presenti stamani nell’Aula Paolo VI per l’udienza con Papa Francesco. L’incontro con il Santo Padre era in programma nel settembre 2016 ma venne annullato a seguito del sisma che colpì il Centro Italia. In attesa dell’arrivo del Papa, i partecipanti stanno vivendo un momento di ascolto e di condivisione delle attività messe in campo. Proiettati video e ascoltate le testimonianze di diversi soccorritori intervenuti nel corso delle tante emergenze che hanno interessato l’Italia: dal sisma del centro Italia al terremoto di Ischia, dagli incendi nel bellunese all’intervento dei canadair italiani all’estero; dalla tragedia del Ponte Morandi alle alluvioni che hanno coinvolto numerose regioni tra ottobre e novembre; dalla vicenda delle Gole del Raganello fino alle testimonianze di alcuni rappresentanti della comunità scientifica. In particolare, sono presenti oltre 3.500 volontari e volontarie di protezione civile appartenenti a 35 organizzazioni di volontariato, nonché a gruppi comunali e associazioni locali di tutte le regioni d’Italia. Ai 350 funzionari del Dipartimento della Protezione Civile si aggiungono più di 1.500 rappresentanti del Comitato operativo allargato di Protezione Civile, tra cui 250 uomini e donne dei Vigili del Fuoco, oltre a 500 unità delle Forze Armate tra Carabinieri, Aeronautica, Esercito, Marina Militare e Capitaneria di Porto; più di 350 i rappresentanti delle Forze di Polizia tra Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria e Polizia di Stato e oltre 200 rappresentanti della comunità scientifica, degli ordini professionali, dei gestori dei servizi essenziali e degli altri enti che fanno parte del sistema di protezione civile. Sono presenti in Vaticano anche circa 140 sindaci dei Comuni colpiti dal sisma nel Centro Italia avvenuto nel 2016 e dei comuni dell’Isola di Ischia, colpita da un terremoto nel 2017. A margine dell’udienza, la Protezione Civile donerà al Papa un’Unità chirurgica traumatologica mobile da destinare a un Paese disagiato.