“Una poesia di un ragazzo musulmano sul presepe ha rappresentato, meglio di tanti discorsi teorici, lo spirito della vera integrazione multiculturale, durante la manifestazione dei genitori e dei ragazzi della scuola media ed elementare di Serradifalco, a seguito della decisione della dirigente scolastica che ha vietato l’allestimento del presepe con la recita della novena, per rispettare la presenza di alunni stranieri non cattolici”. A parlare è mons. Giuseppe La Placa, vicario generale della diocesi di Caltanissetta, che insieme a don Salvatore Rumeo, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, ha sottolineato il valore educativo delle tradizioni. Mons. La Placa ha messo in evidenza come la manifestazione non sia “contro” nessun soggetto o istituzione, “ma a favore dei nostri valori e delle nostre tradizioni, rilevando come mantenerle e valorizzarle rappresenti il modo migliore per rispettare la presenza degli immigrati, proponendo loro la conoscenza e il confronto con la cultura del territorio che li accoglie e che può costituire un arricchimento della loro esperienza e della loro formazione culturale”. Per questo il vicario generale ha letto la poesia composta da un ragazzo musulmano residente a Delia, dove da decenni ormai convivono serenamente diverse comunità di immigrati.