Minori: Albano (Garante infanzia), “no alle spose bambine, ascoltare i segnali a scuola e dare supporto e vie d’uscita”

“Lo Stato ha il dovere di difendere le minorenni vittime o minacciate di matrimonio precoce”. Lo ha ricordato Filomena Albano, Garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), che è stata ascoltata questa mattina dalla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato sulle “spose bambine”. “Tutte le bambine – ha ribadito Albano – hanno diritto di vivere serenamente la loro età seguendo uno sviluppo armonico. È un diritto fondamentale e irrinunciabile. Contro quest’inaccettabile fenomeno lo Stato ha il dovere di mettere in atto misure di prevenzione e contrasto. Bisogna acquisire dati e informazioni complete. Occorre promuovere la diffusione di informazioni e azioni di sensibilizzazione, in particolare a scuola. È necessario, infine, attivare e sostenere le reti di aiuto per dare supporto e vie d’uscita alle ragazze, anche attraverso la mediazione interculturale”. La Garante ha sottolineato che si tratta di un fenomeno complesso. “In attesa di un quadro fedele e completo sulla situazione, è comunque urgente attivare misure di prevenzione e contrasto – ha aggiunto –. Da questo punto di vista un ruolo centrale spetta alla scuola, ambiente che è in grado di intercettare i segnali di situazioni a rischio. In questi casi si deve attivare subito un sistema di protezione che coinvolga servizi sociali, istituzioni scolastiche, centri antiviolenza e case rifugio, forze dell’ordine e magistratura”. All’inizio di quest’anno è stato attivato un gruppo di lavoro Agia all’interno della Consulta nazionale delle organizzazioni e associazioni per approfondire il tema dell’integrazione, della partecipazione e dell’inclusione sociale dei minorenni migranti di seconda generazione, con particolare riferimento ai diritti delle bambine e delle ragazze.

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