Legge di bilancio: Save the Children, “si renda l’accesso alle mense scolastiche un diritto per tutti i bambini”

“A tutti i bambini deve essere garantito senza differenziazioni e discriminazioni il servizio della mensa scolastica con standard alimentari di qualità. Si colga l’occasione della proposta inserita nella Legge di bilancio di estendere il tempo pieno fino a generalizzarlo, per porre finalmente mano al tema e assicurare il servizio almeno a tutti i bambini delle scuole primarie”. Lo afferma Raffaela Milano, direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.
L’Ong, ricorda una nota, “si batte da anni affinché il diritto alla mensa scolastica di qualità sia garantito a tutti i bambini e le bambine”. Nel 2017, solo il 51% degli alunni della scuola primaria in Italia ha avuto accesso ad una mensa, con disparità enormi nei sistemi di refezione scolastica e una distanza sempre maggiore tra Nord e Sud, dove si registra il numero più alto di alunni che non usufruiscono della refezione scolastica (81% in Sicilia, 80% in Molise, 74% in Puglia), come risulta dall’ultimo rapporto di Save the Children “(Non) Tutti a mensa!”.
“La mensa svolge una funzione educativa ed è uno strumento efficace per combattere la dispersione scolastica”, prosegue Milano, evidenziando che “nel nostro Paese ci sono un milione e 200mila bambini e adolescenti in condizioni di ‘povertà assoluta’, un’offerta alimentare di qualità in uno spazio adeguato permette di assicurare, almeno una volta al giorno, un pasto nutriente e bilanciato”.
Sottolineando come “sia diffusa la diseguaglianza e il mancato accesso ai diritti nel nostro Paese”, Milano indica che “l’obiettivo è quello di intraprendere un percorso che porti a considerare il servizio di mensa scolastica non come un’offerta accessoria a domanda individuale ma come un servizio pubblico essenziale”.

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