Società

Migrazioni: Uecoop, “negli ultimi 10 anni fuga all’estero per 1,2 milioni di italiani”

“Sono 1,2 milioni gli italiani che negli ultimi dieci anni hanno scelto di emigrare all’estero trasferendosi in Paesi dove la vita costa meno oppure che offrono potenzialmente maggiori opportunità dal punto di vista professionale o di studio”. È quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Aire in relazione all’ultimo Rapporto Istat su “Mobilità interna e migrazioni internazionali della popolazione residente” diffuso oggi. “E se nel 2017 sono stati 28mila i laureati italiani che si sono trasferiti all’estero con un aumento del +4% rispetto all’anno prima, la spinta ad emigrare riguarda anche altre fasce sociali e di età – sottolinea Uecoop – come ad esempio i pensionati che fra carrello della spesa e bollette vivono in Italia una sfida quotidiana di sopravvivenza rispetto ad altri Paesi vede tasse più basse e costo della vita più conveniente”. Per l’Unione si tratta di “un movimento demografico verso l’estero che dalla crisi economica internazionale del 2009 a oggi ha coinvolto oltre un milione di italiani non solo verso Marocco e Thailandia che contano insieme quasi 10mila espatriati, ma anche verso Malta che schiera una comunità di oltre 4.500, il Portogallo con più di 6.500 persone, oppure ci sono i circa 5.200 connazionali che hanno scelto la Tunisia o i 10.700 che hanno puntato sui Caraibi”. “La qualità della vita fra consumi e servizi diventa uno dei principali parametri di valutazione anche per chi, conclusa la propria stagione professionale, deve decidere come organizzarsi il futuro, ma è chiaro – sottolinea Uecoop – che non tutti possono o vogliono trasferirsi all’estero lasciando casa, figli, nipoti o amici”. Per l’Unione europea delle cooperative “insieme a una crescita economica che favorisca la vita delle famiglie, in un Paese come l’Italia dove ci sono 13,5 milioni di persone sopra i 65 anni, destinate con gli anni ad aumentare, la gestione della terza età diventa un punto fondamentale del welfare sia sul fronte pubblico che su quello privato con un sempre maggiore coinvolgimento delle oltre 9.700 cooperative sociali che si occupano anche di assistenza sul territorio nazionale”.