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Lotta alla corruzione: Greco (Consiglio d’Europa), l’Italia “faccia di più” per promuovere l’integrità tra i parlamentari

(Strasburgo) “L’Italia ha compiuto progressi per prevenire la corruzione nel sistema giudiziario, ma è necessario faccia ancora di più per ottemperare a tutte le raccomandazioni, in particolare quelle riguardanti i parlamentari”. Lo si legge nella nota del Gruppo di Stati contro la corruzione (Greco) del Consiglio d’Europa, che oggi ha pubblicato il rapporto relativo all’Italia, promossa a pieni voti solo per 3 delle 12 raccomandazioni che avrebbe dovuto implementare; 5 non le ha attuate per niente, 4 solo parzialmente. Soprattutto nella lotta alla corruzione tra i parlamentari “il Greco deplora i ritardi” e segnala tra i pochi elementi positivi l’istituzione del registro obbligatorio delle lobby presso la Camera dei Deputati; servono “ulteriori misure” e che il Senato intraprenda “un percorso simile per promuovere l’integrità tra i suoi membri”. Il Greco osserva che “nella precedente legislatura sono stati compiuti passi positivi che ora attendono di essere ripresi nella nuova legislatura avviata nel 2018”. Mancano tra l’altro regole sui conflitti di interesse, su donazioni, benefici e favori, misure e regole che “favoriscano l’integrità parlamentare”. Quanto al sistema giudiziario la riforma avviata nel 2016 “ha il potenziale per migliorare l’efficienza dei processi di diritto civile e penale” e per avere ricadute positive anche sulla corruzione. L’Italia dovrà presentare al Greco ulteriori informazioni sull’attuazione delle raccomandazioni in sospeso entro il 30 giugno 2020.