Riepilogo

Notizie Sir del giorno: attentato a Strasburgo, Premio Sacharov, Bartolomeo a Cop24, 40° Servizio sanitario, cattedrale di Campinas, Messaggero Sant’Antonio

Attentato a Strasburgo: mons. Ravel (arcivescovo), “ho provato la stessa vertigine di dolore del 2015 a Parigi”

“Ancora una volta, purtroppo una volta ancora, la violenza terroristica ci ha colpito. Ha attaccato Strasburgo, capitale europea. Con la nostra bellissima città, è l’Alsazia ad essere ferita, è la Francia ad essere colpita, l’Europa e tutta l’umanità”. Con queste parole l’arcivescovo di Strasburgo, monsignor Luc Ravel, esprime tutto il dolore e lo choc della sua città, piombata nella spirale del terrore. L’arcivescovo scrive un comunicato mentre si trova confinato in casa, a pochi passi dai luoghi in cui si è verificato l’attentato e dove – confida – “saremmo potuti essere, l’uno o l’altro. Ho avvertito la stessa vertigine del 2015 a Parigi”. “Vertigine di fronte alla sofferenza delle vittime, delle loro famiglie, di tutti quelli che sono stati colpiti da queste scene infernali. Impiegheranno anni per riprendersi, se si riprenderanno un giorno. Vertigine di fronte al dolore di tutti coloro che subiranno le conseguenze di questo attacco: i nostri commercianti in particolare e tutti gli abitanti della città, ricaduti di nuovo nell’angoscia. Vertigine di fronte alla lucida follia dell’assassino che non deve permettersi di far credere che il suo gesto sia stato razionale o religioso. È assolutamente necessario che tutte le autorità religiose denuncino rigorosamente questo vizioso riavvicinamento tra Dio e il terrorismo”. (clicca qui)

Attentato a Strasburgo: Tajani (Parlamento Ue), “attacco alla pace e alla democrazia”. “La forza della libertà e della democrazia deve vincere”

“Oggi è una giornata difficile per tutti in Europa. Ieri è un criminale ha ucciso 3 cittadini europei e ne ha feriti 12, nel centro di Strasburgo. La città sede del Parlamento europeo e simbolo della pace, frontiera tra Francia e Germania. È stato un attentato criminale, un attacco alla pace e alla democrazia. Al nostro modello di vita. Bisogna reagire, facendo esattamente il contrario di quanti vogliono ferire la democrazia. Occorre andare avanti, non modificando le nostre abitudini. Ecco perché ieri sera abbiamo continuato a lavorare in plenaria e oggi siamo qui per proseguire. La forza della libertà e della democrazia deve vincere contro la violenza del crimine e del terrorismo. Siamo vicini alle famiglie delle vittime”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, aprendo questa mattina l’Assemblea plenaria. Alle 12 è previsto un minuto di silenzio in solidarietà con le vittime. “Bisogna cambiare l’Europa, ma non distruggerla. È l’unico modo per dimostrare che la forza vince contro la violenza”, ha concluso Tajani. (clicca qui)

Premio Sakharov: Oleg Sentsov, “con una parola puoi esortare, curare, salvare o uccidere, se comandi di sparare”

“Oleg Sentsov è un regista e un uomo, con la ‘u’ maiuscola”: Natalia Kaplan, cugina del Premio Sacharov Oleg Sentsov, ha preso la parola di fronte alla plenaria del Parlamento a Strasburgo e ha ricevuto il premio al posto del cugino in carcere. Kaplan ha raccontato la vicenda di Oleg, dalle passioni giovanili alle proteste pacifiche sulla piazza Maidan a Kiev, fino all’arresto con l’accusa di cospirazione e di organizzare attentati terroristici; della segregazione, dei pestaggi e delle minacce in carcere, il processo farsa, la condanna, la reclusione nella prigione più a nord del mondo. Kaplan ha raccontato anche dello sciopero della fame di 145 giorni per ottenere la liberazione dei prigionieri politici ucraini, condotto fino a un “punto estremo”, e poi interrotto per non dover essere nutrito a forza dai propri aguzzini. “Nessun prigioniero politico è stato rilasciato, ma grazie alla sua protesta tutti hanno parlato della repressione da parte della Russia e questa è stata la sua vittoria”, ha spiegato Kaplan, che ha concluso leggendo un appello che il regista stesso ha scritto per questa occasione: “Non posso essere presente qui, ma voi potete sentire le mie parole”. Le parole “sono il principale strumento delle persone e spesso l’unico, soprattutto quando tutto il resto è stato tolto”, scrive Sentsov. “Con una parola puoi esortare, curare, salvare o uccidere, se comandi di sparare”, “puoi fare un appello alla resa, ma anche alla resistenza e alla lotta, anche se sai che morirai. Ma non importa quanto avrai vissuto, importa come muori e per che cosa muori”. (clicca qui)

Cop24: Patriarca Bartolomeo ai leader mondiali. “Il tempo è finito. Il momento per scegliere è ora”

Non c’è più tempo. Occorre agire e agire ora. È un accorato appello quello che il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo lancia ai leader mondiali riuniti a Kotowice per la Conferenza mondiale sul clima Cop24. “Il tempo per la riflessione e le deliberazioni è finito da un po’”, avverte il Patriarca nell’appello reso noto dal Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc). “Ci chiediamo quando i leader del nostro mondo si renderanno conto di quanto tempo hanno perso per dare risposta alla crisi climatica. Alcuni anni fa, abbiamo scritto di aver raggiunto un punto di non ritorno. Non era né eufemismo né esagerazione. Gli scienziati hanno a lungo avvertito – e recentemente a Inchon, in Corea, hanno ribadito con forza – che abbiamo raggiunto diversi punti critici; ma i governi sembrano riluttanti a rispondere, preferendo ritardare”. (clicca qui)

40° Ssn: Mattarella agli operatori sanitari, “la Repubblica vi è grata. Mantenerlo e migliorarlo sempre più”

“La Repubblica vi è grata. Grazie e buon lavoro”. Queste le parole del presidente Sergio Mattarella, nel suo saluto da lui stesso definito “fuori programma”, a conclusione dell’incontro “40 anni di Servizio sanitario nazionale, 1978-1918. La sfida continua”, promosso questa mattina presso il ministero della Salute per celebrare il 40° dell’istituzione del Servizio sanitario nazionale. “Questi quarant’anni rappresentano una storia importante per il nostro Paese, una pagina ampiamente positiva che ci pone davvero all’avanguardia nella comunità internazionale”. “Dobbiamo mantenere e sempre più migliorare questa condizione – l’esortazione di Mattarella –. So bene che questa condizione passa attraverso l’opera, l’impegno, la passione e la dedizione di coloro che fanno parte, a vario titolo e con varie funzioni, del Servizio sanitario nazionale e quindi vorrei ringraziarli molto”. “La Repubblica – ha concluso – vi è grata. Grazie e buon lavoro”. (clicca qui)

Brasile: uomo uccide quattro persone nella Cattedrale di Campinas durante la messa e si suicida davanti all’altare

Si moltiplicano i messaggi di solidarietà alla diocesi di Campinas e alle famiglie coinvolte nei tragici fatti accaduti ieri nella cattedrale dell’arcidiocesi di Campinas (Brasile, stato di San Paolo). Il 49enne Euler Fernando Grandolpho, armato con una pistola calibro 38, ha ucciso quattro persone durante la celebrazione della messa e si è poi suicidato davanti all’altare. Altre quattro persone sono state ferite. Racconta padre Amauri Ribeiro Thomazzi, vicario della Cattedrale: “Ho celebrato la messa delle 12.15. Alla fine una persona si è messa a sparare e ha fatto delle vittime. Nessuno poteva fare nulla, aiutare in alcun modo. Ha sparato alla gente, oltre 20 colpi, e poi si è ucciso. Quindi abbiamo pregato per lui, per le vittime e per coloro che sono stati feriti”. La Cattedrale di Campinas ha fornito alle autorità tutte le informazioni possibili, nonché le registrazioni del circuito di sicurezza interno. Oltre alla preghiera e alla solidarietà con quanti sono stati coinvolti nella sparatoria e con i loro familiari, l’arcidiocesi ribadisce il ripudio “per ogni atto violento” e chiede che “ora più che mai, siamo promotori di pace”. (clicca qui)

Messaggero di Sant’Antonio: editore e sindacato, congelata procedura di licenziamento degli 8 giornalisti e avviato percorso per “trovare soluzioni alternative”

“Questa mattina, dopo uno scambio di email, le rappresentanze di azienda e Sindacato giornalisti Veneto, si sono sedute al tavolo. Lo sblocco dell’impasse è avvenuto a seguito della comunicazione giunta nella serata di ieri, della convocazione del tavolo regionale su iniziativa dell’assessora al Lavoro, Elena Donazzan, il prossimo 18 dicembre. L’azienda ha accettato di congelare l’avvio della procedura di licenziamento degli 8 giornalisti, per intraprendere una fase interlocutoria, durante la quale definire un percorso condiviso teso a trovare soluzioni alternative nell’interesse reciproco”. È quanto si apprende da una nota congiunta del Messaggero Sant’Antonio Editrice e del Sindacato giornalisti Veneto, che registra un passo avanti nel confronto fra le parti dopo l’annuncio della chiusura della redazione del mensile, edito dai frati minori conventuali della Provincia italiana di Sant’Antonio di Padova. A tal riguardo, “si è concordato di dare continuità al contratto di solidarietà già in essere, in scadenza il 14 gennaio pv, all’interno di un quadro di sostenibilità economica. Questo primo incontro si è concluso con la decisione di sospendere lo sciopero a oltranza, dopo sei giorni di proteste attuate in redazione dai giornalisti a difesa del posto di lavoro. Sindacato giornalisti Veneto e la proprietà del Messaggero di Sant’Antonio hanno deciso di proseguire la contrattazione in forma permanente”. (clicca qui)