Cop24: mons. Sorondo (Pont. Acc. scienze), “oggi più che mai dobbiamo dare ascolto al grido del nostro pianeta”

“Oggi più che mai dobbiamo dare ascolto al grido del nostro pianeta”. Lo ha detto al Cop24 mons. Marcelo Sanchez Sorondo, cancelliere della Pontificia Accademia delle scienze, intervenendo alla conferenza “Safeguarding Our Climate, Advancing Our Society” organizzata nell’ambito del summit mondiale sul clima in corso a Katowice dall’Accademia delle scienze polacca. “Non possiamo permettere che i combustibili fossili, che hanno rappresentato una benedizione storica per molte generazioni aiutando ad innalzare gli standard della vita umana, diventino ora una maledizione, capace di distruggere il futuro delle nuove generazioni”, ha sottolineato Hans Joachim Schellnhuner. Il climatologo tedesco, membro della Pontificia Accademia delle scienze, ha sottolineato che “l’alleanza tra fede e ragione, sebbene sembri sorprendente, sia in realtà la conseguenza logica del fatto che gli scienziati, così come i capi religiosi, sentano la responsabilità fondamentale che hanno verso l’intero genere umano”. Oltre a numerosi scienziati e rappresentanti di enti internazionali interessati ai cambiamenti climatici, alla conferenza hanno preso parte anche il primate di Polonia e l’arcivescovo di Gniezno Wojciech Polak che – ricordando le parole di Papa Francesco – ha sottolineato quanto i problemi legati ai cambiamenti climatici costituiscano “un richiamo morale (…) poiché si tratta di cambiare la nostra mentalità”.

Mons. Polak ha sottolineato, inoltre, che oggi, “assai di rado si collega ai problemi climatici il fenomeno migratorio, che vede protagonisti gli abitanti di alcune regioni del nostro pianeta”. Mentre gli abitanti dei Paesi sviluppati “faticano a comprendere che il problema dei rifiuti sia divenuto tanto grande, da costringere gli abitanti di alcune zone del mondo a lasciare il loro Paese”. Al termine della conferenza è stato sottoscritto un memorandum nel quale si afferma che ci sono “delle prove convincenti e scientifiche del riscaldamento globale”, ma che “assumendosi le proprie responsabilità, c’è pur sempre uno spiraglio per prevenire una crisi climatica su vasta scala”. I firmatari del documento ribadiscono la necessità di “una nuova direzione” delle politiche ambientali, volte a tutelare “il futuro dei nostri figli” attraverso “una serie di regole universali e di azioni da intraprendere per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei due gradi centigradi”. L’agenda odierna di Cop24 prevede la plenaria durante la quale si parlerà dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e delle tecnologie che permettano la riduzione delle emissioni di gas serra. Domani, la conferenza conclusiva del summit.

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