
Nessun licenziamento, ma “ricollocamenti attraverso la mobilità” e, dove possibile, il pre-pensionamento. Sono le misure messe in atto per ridurre i costi operativi della Santa Sede. Ad illustrarli ai cardinali consiglieri – ha riferito il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Greg Burke, durante il briefing di oggi – è stato il card. Reinhard Marx, coordinatore del Consiglio per l’economia, nel corso della riunione del C9 che si è conclusa oggi. “Il costo più ingente è senza dubbio rappresentato dal costo relativo al personale”, ha fatto notare il portavoce vaticano, riferendo ai giornalisti che al C9 “è stato nuovamente ribadito che non c’è alcun progetto o intenzione di procedere al licenziamento di eventuali esuberi, ma sarebbero da realizzare ‘job descriptions’ per rendere più efficace il lavoro di ogni Dicastero, valutando anche la possibilità di ricollocamenti attraverso la mobilità, e ove possibile, il pre-pensionamento”. È il “senso di responsabilità”, ha precisato Burke, che richiede un piano a lungo termine per ridurre i costi: a questo proposito, il card. Marx ha proposto l’elaborazione di piani pluriennali “affinché il Consiglio per l’Economia possa formulare delle proiezioni a 5 e a 10 anni per dare una idea più chiara della situazione e di come affrontarla”. I cardinali consiglieri, inoltre, “si sono soffermati sulla prossima riunione con i presidenti delle Conferenze episcopali sulla protezione dei minori in programma a febbraio, ribadendone fortemente l’importanza”, ha reso noto il portavoce vaticano.