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Salute minorenni: Agia e Aopi, protocollo d’intesa per diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

Diffondere la cultura dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e favorire interventi, iniziative e attività di studio, ricerca e sensibilizzazione volte alla promozione della tutela psicofisica e sociale delle persone di minore età. È quanto prevede il protocollo d’intesa firmato ieri pomeriggio dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Filomena Albano e dal presidente dell’Associazione degli ospedali pediatrici italiani (Aopi) Paolo Petralia.
Il protocollo d’intesa è stato siglato a Roma nel corso della I Convention del management della sanità italiana, durante la sessione open innovation “La specificità pediatrica in Italia: proposte e prospettive”, dedicata ad approfondimenti su tematiche specifiche, rilevanti per il coinvolgimento di aziende e comunità scientifica e professionale, oltre che di rappresentanti di enti, istituzioni e associazioni riconosciute come stakeholder del sistema.
“La firma di questo protocollo d’intesa – commenta la garante Filomena Albano – rappresenta un passo in avanti nella promozione della salute delle persone di minore età. Oggi avviamo una collaborazione importante con l’Aopi, associazione che mira non soltanto a realizzare attività di sensibilizzazione di formazione destinate agli operatori sanitari, ma anche a mettere in atto interventi a sostegno della qualità della vita dei minorenni ospedalizzati”.
L’intesa con Aopi, che associa tredici degli ospedali pediatrici italiani che rappresentano eccellenze nel campo delle cure dell’area materno‐infantile e dell’età evolutiva, mira a rinforzare la centralità delle persone di minore età all’interno di programmi e politiche sanitarie pediatriche.
“Collaborare con l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza rappresenta per i manager degli ospedali pediatrici italiani – afferma Paolo Petralia – una significativa opportunità di sviluppo anche dei programmi gestionali orientati alla persona, in specie il piccolo paziente e la sua famiglia, da sempre al centro dell’attenzione di tutti i nostri ospedali”.