Persecuzione

Papa Francesco: a Mar Gewargis III, “preghiamo insieme per il dono della pace in Iraq e in Siria”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Condividiamo la grande sofferenza che deriva dalla tragica situazione che vivono tanti nostri fratelli e sorelle in Medio Oriente, vittime della violenza e spesso costretti a lasciare le terre dove vivono da sempre”. Sono le parole rivolte dal Papa al Catholicos-Patriarca della Chiesa Assira dell’Oriente, Mar Gewargis III, ricevuto oggi in udienza. “Essi percorrono la via crucis sulle orme di Cristo e, pur appartenendo a comunità differenti, instaurano tra loro rapporti fraterni, diventando per noi testimoni di unità”, ha proseguito Francesco: “È per la fine di tanto dolore che più tardi pregheremo insieme, invocando dal Signore il dono della pace per il Medio Oriente, soprattutto per l’Iraq e la Siria”. All’inizio del suo discorso, il Papa ha ricordato il primo incontro con il Catholicos, due anni fa, e quello successivo lo scorso 7 luglio a Bari, in occasione della Giornata di riflessione e preghiera per la pace in Medio Oriente. “Un particolare motivo di rendimento di grazie a Dio che abbiamo in comune è la Commissione per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira dell’Oriente”, ha ricordato Francesco, secondo il quale tale Commissione, “frutto del dialogo, mostra che le diversità pratiche e disciplinari non sempre sono di ostacolo all’unità, e che alcune differenze nelle espressioni teologiche possono essere considerate complementari piuttosto che conflittuali”. Di qui l’auspicio che “i lavori che essa porta avanti, e che in questi giorni entrano in una terza fase di studio sull’ecclesiologia, ci aiutino a percorrere ancora un altro tratto di strada, verso la meta tanto attesa in cui potremo celebrare il Sacrificio del Signore allo stesso altare”. “Questo cammino ci sospinge in avanti, ma esige pure di custodire sempre viva la memoria, per lasciarci ispirare dai testimoni del passato”, ha raccomandato il Papa, ricordando che “proprio quest’anno la Chiesa assira dell’Oriente, come pure la Chiesa caldea, festeggiano il settimo centenario della morte di Abdisho bar Berika, metropolita di Nisibi, uno dei più famosi scrittori della tradizione siro-orientale”. “Le sue opere, specialmente nel campo del diritto canonico, sono tuttora testi fondamentali della vostra Chiesa”, ha detto Francesco citando il convegno internazionale organizzato in questa occasione dal Pontificio Istituto Orientale: “Possa lo studio di questo grande teologo aiutare a far conoscere meglio le ricchezze della tradizione sira e ad accoglierle come un dono per la Chiesa intera”, l’augurio. “Che tutti siano una cosa sola perché il mondo creda”, l’auspicio finale del Papa a proposito dell’ecumenismo, sulla scorta del Vangelo di Giovanni. Dopo il colloquio privato e la presentazione della delegazione, Mar Gewargis III e Francesco hanno pronunciato i rispettivi discorsi, seguiti dallo scambio dei doni. Infine, nella Cappella Redemptoris Mater, il momento di preghiera in comune.