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Ambiente: Coldiretti, un decalogo per la spesa salva clima

Preferire l’acquisto di prodotti a chilometri zero. Scegliere frutta e verdura di stagione. Cercare di fare acquisti direttamente dal produttore e privilegiare i prodotti sfusi, privi di imballaggio. E ancora: fare acquisti di gruppo, fare la spesa riciclando le buste, ottimizzare il consumo di energia nella conservazione e nella preparazione dei cibi. Non da ultimo, ridurre gli sprechi riscoprendo la cucina degli avanti e fare la raccolta differenziata dei rifiuti per consentire il recupero di energia dai rifiuti prodotti. Sono i punti del decalogo per la spesa salva clima presentato oggi dalla Coldiretti in occasione dell’apertura del farmers’ market metropolitano coperto di Milano. Dieci consigli utili e alla portata di tutti perché l’ambiente si inizia a difendere a partire dalle nostre tavole. Con quasi 4 italiani su dieci (37%) che hanno paura del cambiamento climatico secondo l’ultima indagine Bei, è possibile tagliare le emissioni di gas ad effetto serra di oltre mille chilogrammi (CO2 equivalenti) all’anno per famiglia con semplici accorgimenti nella spesa di tutti i giorni – sostiene la Coldiretti – attraverso uno stile di vita responsabile e attento all’ambiente. I mercati degli agricoltori di Campagna Amica, che promuovono la conoscenza della stagionalità di prodotti che non devono percorrere lunghe distanze, – afferma la Coldiretti – sono un valido strumento per ridurre l’inquinamento con meno plastica e confezioni e con i consigli degli agricoltori sui metodi migliori per conservare e utilizzare i tesori agroalimentari locali: dall’ortofrutta all’olio, dai formaggi al pesce, dalla carne ai salumi, dal vino al riso, fino a latte, burro, miele, confetture, farine, prodotti da forno, piante e fiori Made in Italy.
Nella rete di Campagna Amica, composta da 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi, si trovano prodotti locali venduti direttamente dall’agricoltore tagliando trasporti, sprechi, inquinamento e impatto sull’ambiente e sui cambiamenti climatici. È stato calcolato che ogni pasto percorre mediamente quasi duemila chilometri prima di giungere sulle tavole – rileva la Coldiretti – con la distribuzione commerciale dei prodotti alimentari che è tra le principali responsabili su scala globale dell’emissione di gas a effetto serra a causa di lunghi trasporti e di inefficienze di natura logistica.