Società: Greenaccord, una giornata di studio “Attorno al cibo per costruire dialogo, incontro, confronto e pace”

Una giornata di studio per riflettere sul cibo come mezzo “per costruire dialogo, incontro, confronto e pace”. La propone, martedì 4 dicembre, l’associazione di giornalismo ambientale Greenaccord onlus in collaborazione con Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e innovazione dell’agricoltura del Lazio). L’appuntamento, dalle 9 alle 14, si terrà a Roma, nell’aula magna Augustinianum di Via Paolo VI, e avrà per tema, per l’appunto, “Attorno al cibo per costruire dialogo, incontro, confronto e pace”.
“Sacro per tutte le religioni – e tradizioni – mondiali ma ormai da troppo tempo divenuto una ulteriore forma di strumento di profitto a svantaggio della salute, delle popolazioni locali e dell’ambiente. Eppure, tornando a dargli il giusto valore e significato, il cibo rappresenta un elemento che, dalla sua produzione al consumo, può contribuire a vincere le resistenze, ad aprirsi al nuovo e al differente, a sperimentare forme di contaminazione che incuriosiscano e attirino attenzione”, si legge in una nota di Greenaccord, che, per “riconsegnare al cibo valori positivi”, offre alcuni suggerimenti: “Dal ripensare gli stili di consumo alla ricostruzione di tecniche di produzione e di filiere agricole che, riscoprendo i saperi tradizionali, riducano l’impatto ambientale e sociale dell’agricoltura e riaffermino la centralità dei piccoli produttori”.
“L’appuntamento – spiega il presidente di Greenaccord, Alfonso Cauteruccio – è finalizzato ad una analisi puntuale su quanto il cibo, nella storia dell’alimentazione, rappresenta un elemento unificatore e di conoscenza delle persone e della loro cultura. Le religioni, inoltre, hanno un denso rapporto con il cibo ed il suo significato, con spunti di riflessione, di condivisione e di simbologia”.
Tra i relatori della giornata, Sandro Di Castro, già presidente della Comunità ebraica romana; Ernesto Di Renzo, storico dell’alimentazione dell’Università di Roma Tor Vergata; Paolo Trianni, teologo cattolico; Yahya Pallavicini, presidente della Comunità religiosa islamica italiana (Coreis); Svamini Hamsananda, vice presidente della Comunità induista.
Nel corso dell’incontro verranno raccontate storie di integrazione attraverso il cibo. Come l’esperienza di Semi di Libertà onlus, che ha realizzato un microbirrificio all’interno del carcere romano di Rebibbia, e il ruolo dell’agricoltura sociale in favore delle persone con disabilità attraverso la testimonianza di Salvatore Stingo, presidente di Agricoltura Capodarco.

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