Flussi migratori

Venezuela: Azione contro la fame, “oltre due milioni e mezzo di migranti: è il più rapido spostamento di popolazione degli ultimi anni”

Sono oltre due milioni e mezzo i venezuelani che hanno lasciato il loro Paese: è il più rapido spostamento di popolazione degli ultimi anni. Lo afferma in un comunicato Azione contro la fame. Degli oltre due milioni di venezuelani che si sono spostati nei Paesi limitrofi, la Colombia ha accolto più di un milione di persone, mentre il Perù mezzo milione. Entrambi i Paesi potrebbero veder triplicare la presenza di venezuelani entro la fine del 2019. “In un momento storico in cui i movimenti migratori, un meccanismo di adattamento vecchio quanto l’umanità, vengono messi in discussione o presi di mira in tutto il mondo – afferma Olivier Longué, direttore generale di Azione contro la fame –, la Colombia sta dando una lezione importante, accogliendo un milione di venezuelani”. Ma la situazione dei migranti venezuelani non è sempre così rosea come può sembrare. “Anche se dobbiamo lodare la solidarietà della gente e il governo colombiano – prosegue Longué –, non possiamo ignorare che molti venezuelani vivono per strada, lavorando come possono per riuscire a mangiare alla fine della giornata, e che questo sta sottoponendo a uno sforzo enorme la popolazione colombiana, ancora devastata da decenni di conflitti armati. Il dipartimento di Guajira, al confine tra Venezuela e Colombia, è tra le zone più povere del Paese e ora supporta un triplo ‘peso’: la malnutrizione cronica, che colpisce un bambino su dieci, la violenza e ora il massiccio arrivo di venezuelani attraverso un confine permeabile e in un momento in cui il commercio di confine da cui dipendevano molte persone è crollato”.
Del milione di venezuelani attualmente in Colombia, più della metà sono regolarizzati con permessi di lavoro o permanenza, 240.000 sono in fase di regolarizzazione e solo 218.000 si trovano in una situazione irregolare. Le scuole della Colombia offrono istruzione ai bambini e alle bambine venezuelane, il che mette sotto pressione i programmi di refezione scolastica. Il Paese inoltre garantisce l’assistenza sanitaria d’urgenza. Gli operatori di Azione contro la fame presenti in zona affermano che una persona su cinque arrivata dal Venezuela ha avuto problemi ad accedere al cibo negli ultimi tre mesi e che il numero di bambini con anemia, diarrea e basso peso nel dipartimento di Guajiara è in aumento. “Non siamo solo preoccupati per la situazione dei migranti quando entrano in Colombia – afferma Benedetta Lettera, responsabile regionale per l’America Latina e le Filippine –. Essi vengono presi di mira dai nuovi gruppi armati in aumento, spesso diventano vittime di violenze o estorsioni. In città come Cartagena e Barranquilla, i migranti vivono spesso per strada o in luoghi molto precari, a un livello ancora più alto di vulnerabilità”.