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Papa Francesco: udienza, ricorda famiglia polacca Ulma fucilata dai nazisti e viaggio in Lituania. Avvento sia “incontro con l’umanità ai margini della società”

foto SIR/Marco Calvarese

Rivolgendosi, al termine dell’udienza di oggi, ai pellegrini polacchi, il Papa ha salutato “in modo particolare gli organizzatori della mostra, apertasi ieri presso la Pontificia Università Urbaniana, dedicata alla famiglia polacca Ulma, fucilata dai nazisti tedeschi durante la seconda guerra mondiale, per aver nascosto e dato aiuto agli ebrei”. “Nel contesto delle meditazioni sul Decalogo – ha proseguito Francesco riferendosi al ciclo di catechesi che si conclude oggi – questa numerosa famiglia di Servi di Dio, che attende la beatificazione, sia per tutti noi un esempio di fedeltà a Dio e ai suoi comandamenti, di amore al prossimo e di rispetto della dignità umana”. Poi il Papa ha salutato i pellegrini della Lituania, “venuti insieme ai vescovi in ringraziamento per il mio recente viaggio in quel Paese”, e la comunità del Pontificio Collegio Lituano di San Casimiro, che celebra il 79° anniversario di fondazione. “È vivo in me il ricordo della mia visita in Lituania”, l’omaggio di Francesco: “Vi ringrazio tutti per l’accoglienza”. Rivolgendosi, infine, ai pellegrini di lingua italiana, il Papa ha salutato tra gli altri i sacerdoti che partecipano al “Progetto secondo annuncio”, con il vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro, e i membri della Famiglia Claretiana. Non è mancato un saluto all’Associazione italiana sclerosi multipla, all’Associazione nuovi talenti speciali di Verona e l’Associazione per la lotta ai tumori al seno. Infine un riferimento all’Avvento, che inizierà domenica prossima: “Prepariamo i nostri cuori ad accogliere Gesù Salvatore; riconosciamo nel Natale l’incontro di Cristo con l’umanità, soprattutto quella che ancora oggi vive ai margini della società, nel bisogno e nella sofferenza”, l’invito.