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Manovra: Tria, “necessario assumere decisioni di forte responsabilità nazionale e una forte operazione di verità”

La raccomandazione della Commissione Ue, se confermata dall’Ecofin, “apre la prospettiva di una procedura di infrazione per deficit eccessivo basata sul debito. Si tratta di una prospettiva che pone oggi Governo e Parlamento sovrano di fronte alla necessità di assumere decisioni di forte responsabilità nazionale, ma che, proprio per questo motivo, richiede anche una forte operazione di verità sulla quale costruire un ampio consenso”. Lo ha affermato questa mattina nell’aula di Palazzo Madama il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, nel corso delle comunicazioni del Governo sulle decisioni in materia di bilancio. Il ministro ha assicurato che “stiamo attentamente valutando man mano che il disegno delle principali misure viene tecnicamente definito e quindi sono più attentamente valutati i loro costi effettivi, se si possano trovare spazi finanziari per migliorare l’equilibrio tra la necessità di sostenere ancor più la crescita e la necessità di consolidare la sostenibilità dei conti pubblici”. “In questa direzione – ha precisato – anche il dialogo con la Commissione europea ed i nostri partner europei può trovare spazi nuovi e condurre ai risultati che da entrambe le parti vengono auspicati”.
Tria ha ribadito “la volontà imprescindibile di agire in favore della crescita e dello sviluppo per garantire dignità e lavoro ai nostri concittadini” in un quadro caratterizzato “dalla necessità di ripristinare un contesto di fiducia rispetto alle nostre posizioni in Europa, dall’attenzione allo stato attuale della finanza pubblica e dal percorso di riduzione del debito”.
“Il Parlamento – ha concluso – rimane il luogo istituzionale dove i miglioramenti alla proposta del governo possono essere realizzati e approvati. Il mio sincero auspicio è che, guardando ai fatti senza drammatizzazioni ma con lucidità e responsabilità, potremmo tutti insieme giungere ad una soluzione ottimale. Lo faremo senza rinunciare alle nostre priorità”.