Conferenza ministeriale

Afghanistan: Mogherini  (Ue), Ue sostiene “processo di Kabul”. “Popolo afghano decida propria agenda, ponga fine a guerra e cambi futuro”

“Siamo a Ginevra per rinnovare il nostro impegno” come Unione europea, “consapevoli che l’Afghanistan si trova in un momento critico della sua storia”. Lo ha detto l’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Federica Mogherini, intervenendo  alla conferenza ministeriale sull’Afghanistan in corso oggi. “Ci rendiamo conto che le speranze e le aspirazioni di quel popolo possono trovare risposta solo attraverso un autentico processo di pace”. “Penso”, ha continuato Mogherini, che “nessuno nel Paese oggi si ricordi del tempo in cui il Paese era in pace, ma qualcosa di nuovo sta avvenendo”. Mogherini ha definito “coraggiose” le offerte di pace che il presidente Ghani ha aperto ai talebani. È il momento per uscire dal “punto di stallo e fare avanzare il Paese”, ma non indietro. Il livello di inclusione è “meglio di quanto sia mai stato, ma non sufficiente”. Serve al popolo una pace che “consolidi i progressi fatti, un cessate il fuoco permanente, e un processo di pace che appartenga al popolo afghano e produca risultati secondo le loro aspirazioni”. Mogherini ha dichiarato “sostegno al processo di Kabul” che deve essere “pieno e ben coordinato” da parte degli attori internazionali. L’Ue offre “tutti i suoi strumenti” e in particolare Mogherini ha elencato cinque cose: contribuire all’inclusività del processo, perché “appartenga a tutto il popolo”; assistere le riforme che emergeranno come necessarie, come ad esempio nell’ambito della sicurezza; lavorare con “le persone che decidono di deporre le armi e le loro famiglie perché trovino un nuovo ruolo nella loro società”; agire come “garanti del processo di pace”; promuovere “ancora più commercio e infrastrutture con tutti i partner per creare nuove opportunità economiche in tutti gli angoli del Paese”. Tutto questo verrà avviato da parte dell’Ue, ha concluso Mogherini, “non appena ci sarà sul tavolo un processo di pace”: “ora sta al popolo afghano di decidere la propria agenda, porre fine alla guerra e cambiare il futuro del Paese”.