
In occasione della Giornata mondiale dell’infanzia, l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia), il Ministero della Giustizia e l’associazione Bambinisenzasbarre hanno rinnovato la Carta dei diritti dei figli dei genitori detenuti. Tra gli obiettivi del protocollo d’intesa, siglato questo pomeriggio a via Arenula, “arrivare un domani a evitare la permanenza dei bambini in carcere”. Nel frattempo le parti si sono impegnate “affinché i minorenni che vivono con i genitori in una struttura detentiva abbiano libero accesso alle aree all’aperto, al mondo esterno, agli asili nido e alle scuole”. E ancora si prevedono “strutture educative di assistenza, personale specializzato, formazione per i genitori nello sviluppo delle capacità genitoriali”.
Quanto alle visite dei figli minorenni ai genitori detenuti, il Ministero della Giustizia, in collaborazione con l’Agia e Bambinisenzasbarre, si impegna a mettere in campo “una serie di azioni necessarie a proteggere i legami familiari”. Tra gli obiettivi previsti “l’individuazione di una sede detentiva che garantisca il contatto diretto genitore-figlio, la regolarità delle visite e spazi adatti a bambini e ragazzi per i colloqui”. Inoltre, si lavorerà “affinché sia possibile per i minori di 14 anni avere un accompagnatore nei casi in cui l’altro adulto di riferimento non fosse disponibile”. Nel protocollo anche “la previsione di gruppi di esperti a sostegno dei più piccoli per valutare come vivano l’esperienza della visita e consentire il contatto anche con altri mezzi”.