Assemblea

+++ Vescovi Cile: su abusi accordo e collaborazione con autorità giudiziarie. Presto un codice di comportamento per operatori pastorali +++

Un accordo con le autorità giudiziarie su come procedere in casi di abusi commessi da consacrati. E un codice di comportamento per operatori pastorali che sarà pronto nei prossimi mesi. Sono questi gli impegni assunti dalla Conferenza episcopale del Cile (Cech), sulla scia di quanto già stabilito lo scorso 3 agosto, al termine dell’assemblea plenaria che si è conclusa stamattina (ora cilena) a Punta di Tralca. Poco fa è stato presentato in una conferenza stampa il testo della dichiarazione finale, nella quale si afferma: “Durante questi giorni abbiamo dialogato sul cammino vissuto nella Chiesa a partire dalla nostra assemblea straordinaria dello scorso agosto, e specialmente sulle conseguenze della crisi provocata dai gravi delitti sessuali contro minori e adulti vulnerabili, commessi da persone consacrate”. Prosegue il testo, entrando nel dettaglio delle scelte: “Con l’aiuto dei membri del Consiglio nazionale di prevenzione degli abusi, l’assemblea ha studiato i progressi e lo sviluppo delle decisioni adottate nel documento ‘Dichiarazione, decisioni e impegni dei vescovi della Conferenza episcopale del Cile’ dello scorso 3 agosto. In particolare, abbiamo studiato il progetto di accordo e reciproca collaborazione tra la Procura nazionale e i soggetti ecclesiali, per le inchieste su delitti di abusi su minori compiuti da sacerdoti. Il tema è stato oggetto di un ampio dialogo con le autorità giudiziarie e i loro rappresentanti. Nelle prossime settimane speriamo di formalizzare questo accordo, mediante la firma del rispettivo documento e attraverso la successiva applicazione”. Inoltre, riferisce la nota della Cech, “abbiamo iniziato lo studio degli elementi essenziali degli standard di condotta che sono necessari per tutti gli operatori pastorali che agiscono in ambito ecclesiale, in particolare i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, in modo che nel corso del prossimo anno si possa contare su questo strumento di lavoro pastorale”.