Storia

Ucraina: gli auguri di Sua Beatitudine Shevchuk a Mustafa Dzhemilev. L’eroe dei tatari di Crimea ha compiuto 75 anni

Anche Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo e padre della Chiesa greco cattolico ucraina, ha voluto rendere omaggio a Mustafa Dzhemilev, leader nazionale del popolo tataro di Crimea, per il suo 75° compleanno. Durante il periodo sovietico, Dzhemilev si è battuto per i diritti al ritorno dei Tatari di Crimea dopo la loro deportazione verso l’Uzbekistan organizzata per volere di Stalin nel 1944 come punizione per un loro presunto collaborazionismo con le truppe naziste. Molti tatari, una minoranza etnica di origine turca, morirono di fame in Uzbekistan. A causa della sua campagna per il ritorno del popolo tataro, Dzhemilev è stato internato per 15 anni in campi prigionieri dell’Unione Sovietica. Come protesta, mise in atto il più lungo sciopero della fame mai visto, durato 300 giorni. Dal 2014, Dzhemilev è commissario del presidente di Ucraina per gli affari dei Tatari di Crimea. Nella sua lettera, Shevchuk ricorda a Dzhemilev: “Lei ha sperimentato molte cose terribili e difficili da immaginare: sette condanne, 15 anni di reclusione! Continui processi giudiziari, false accuse, testimoni insidiosi… Il suo sciopero della fame è stata un’opportunità per raccontare al mondo il dolore e la sofferenza della propria gente. La sua vita è una lotta costante”. Dzhemilev – prosegue Shevchuk – è “un esempio vivente di chi conosce bene il prezzo dei concetti della libertà e dell’indipendenza per gli ucraini, per i tatari di Crimea e per tutte le persone del mondo. Con la Sua vita, più che con le parole, Lei conferma il bisogno di essere fedele alla propria coscienza nonostante le prove che ha dovuto sperimentare”. Nel 2014, Mustafa Dzhemilev ha ricevuto uno dei più grandi riconoscimenti della Chiesa greco cattolica ucraina: l’onorificenza del beato Omelyan Kovch. “Auguro che l’esempio della Sua vita diventi l’ispirazione per le nuove generazioni”, conclude Shevchuk.