Conflitti

Siria: Icomini (Unicef), “la guerra non è finita, 30 bambini uccisi nella zona nord est. È intollerabile. Basta”

“Siamo preoccupati dalle recenti notizie sulla Siria. Se confermate, sembra che 30 bambini siano rimasti uccisi da una serie di violenze nel villaggio di Al Shafa, nella zona est del Paese. Questi fatti così gravi dimostrano, ancora una volta, che la guerra in Siria non è affatto finita. Continuano a morire innocenti. È intollerabile”: è quanto dichiara Andrea Icomini, portavoce Unicef Italia. “In quasi otto anni di guerra, la protezione dei bambini è stata completamente ignorata, e i bambini siriani hanno pagato con la vita prezzi altissimi”, denuncia il portavoce. “Tra gennaio e settembre 2018, le Nazioni Unite hanno verificato l’uccisione di 870 bambini – il numero più alto di sempre nei primi nove mesi di qualsiasi anno dall’inizio del conflitto nel 2011. Questi purtroppo sono soltanto i casi verificati, i numeri effettivi potrebbero essere molto più alti. La mattanza continua”. “È intollerabile che si continuino a colpire i bambini. Le parti in conflitto trovino un’intesa dopo anni di fallimenti. A pochi giorni dalla Giornata mondiale dell’infanzia occorre ricordare alle parti in conflitto che non si possono continuare ad ignorare i principi di protezione dei più vulnerabili sanciti dalla Carta dell’89: sono solo bambini. Basta”.