Cristiani perseguitati
A Venezia, con l’apertura ufficiale e la benedizione del ponte votivo sul Canal Grande – avvenuta questa mattina, alle 11, presso il traghetto di S. Maria del Giglio e alla presenza delle autorità cittadine e del patriarca Francesco Moraglia – ha preso il via l’annuale pellegrinaggio alla Madonna della Salute con cui l’intera città intende rinnovare l’antichissimo “voto”. La tradizionale festa veneziana – da sempre molto sentita ed accompagnata da una forte partecipazione popolare – risale a quasi quattro secoli fa, nel 1630, quando la Repubblica Serenissima fece voto di erigere una nuova chiesa – intitolata a S. Maria della Salute e affidata per la costruzione al Longhena – a conclusione di una terribile pestilenza che minacciava di distruggere la città lagunare. Il patriarca Moraglia presiederà la messa solenne di mercoledì 21 novembre, alle 10, nella Basilica della Salute e guiderà inoltre il pellegrinaggio diocesano dei giovani in programma la sera della vigilia (martedì 20 novembre). Il pellegrinaggio 2018 presenta un’importante novità. Il ritrovo è fissato per tutti in piazza S. Marco (nei pressi dell’ingresso della basilica) alle 18.15 di martedì 20 novembre; dopo una preghiera iniziale e il cammino, recitando il rosario, lungo le calli veneziane e il ponte votivo sul Canal Grande si giungerà quindi – intorno alle ore 19.15 – davanti alla basilica della Salute dove, prima della tradizionale preghiera di affidamento alla Madonna e il passaggio in basilica davanti all’icona bizantina della Madonna della Salute (la “Mesopanditissa”), ci saranno la riflessione del patriarca Moraglia e la testimonianza di mons. Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico della diocesi di Mynia in Egitto. Sarà presente anche un coro di giovani della comunità copta ortodossa veneziana che intonerà un canto mariano. Grazie alla collaborazione con il Comune di Venezia, la stessa basilica della Salute ed altri luoghi simbolo – Ponte di Rialto, Ca’ Farsetti (sede del Comune), Ca’ Pesaro, Ca’ Rezzonico e Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia nonché, in terraferma, la Torre dell’Orologio, il Municipio e la Biblioteca Vez in centro a Mestre – saranno illuminati e “colorati” di rosso in ricordo e memoria dei cristiani martiri e perseguitati nel mondo.