Assemblea

Usa: vescovi, “c’è una sinodalità territoriale che va tenuta in conto”

(da Baltimora) “È una vergogna sapere che i crimini di abuso sessuale hanno coinvolto alcuni dei nostri vescovi. Siamo umiliati da questi fallimenti scandalosi e ci impegniamo a rinnovare e approfondire i nostri sforzi per proteggere i minori e gli adulti vulnerabili”. Così i vescovi americani riuniti per l’assemblea generale d’autunno scrivono a Papa Francesco, dopo che ieri una lettera della Congregazione per i vescovi aveva bloccato la procedura di voto su alcune proposte di indirizzo che la Conferenza episcopale avrebbe voluto votare soprattutto su un codice di comportamento dei vescovi nei casi di abuso e sull’istituzione di una commissione di laici, chiamati a raccogliere le accuse contro i prelati responsabili di coperture e inazioni. L’assemblea di Baltimora continua a discutere sulle modalità con cui continuare il percorso di rinnovamento e di risanamento delle ferite del passato e non mancano espressioni di criticità per la scelta vaticana: c’è chi ricorda alla Santa Sede che la Conferenza americana “ha responsabilità pastorali locali” e “c’è una sinodalità territoriale che va tenuta in conto senza per questo disubbidire a Francesco”.

Il messaggio continua con un ringraziamento al Papa proprio per la lettera al Popolo di Dio, “indirizzata particolarmente a coloro che sono stati feriti dagli abusi sessuali, riconoscendo che questi atti sono stati in realtà abusi di potere”. La nota informa il Pontefice che l’assemblea accoglierà la relazione del V incontro sull’apporto che i cattolici ispanici offrono alla Chiesa statunitense e che è stato preso “molto a cuore” il messaggio del Papa sulla Giornata mondiale dei poveri del prossimo 18 novembre. “Ascolteremo le grida dei poveri, le loro storie, i bisogni del loro cuore per cercare di rispondervi con attenzione amorevole”, assicurano i prelati. Un ricordo va anche alle vittime della sinagoga di Pittsburgh e a chi soffre per l’ondata di violento antisemitismo. “Rinnoviamo la nostra solidarietà e il nostro profondo affetto per i nostri fratelli e sorelle ebrei”, concludono i vescovi.