Infrastrutture

Tav: la Regione Piemonte si propone se lo Stato non la realizzerà. Appendino apre ad un incontro

Se lo Stato non realizzerà la nuova linea ferroviaria Tav Torino-Lione, la Regione potrebbe sobbarcarsi l’onere di farla (acquisendone anche i futuri ricavi). È quanto stabilito oggi dal Consiglio regionale del Piemonte che ha approvato un Ordine del giorno che chiede che la Regione Piemonte dichiari la Torino-Lione “opera di interesse strategico e acquisisca dal Governo la titolarità per la parte italiana della sua valorizzazione, sostituendo in tutto o in parte lo Stato nella compagine societaria e partecipando alla suddivisione dei futuri ricavi”. L’OdG (presentato da Forza Italia), è stato approvato da tutti i gruppi consiliari eccetto quello del M5S dopo una mattinata di dibattito anche molto acceso. La decisione del Consiglio è stata anche condivisa dal governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino.
La sindaca di Torino, Chiara Appendino, ha prima invitato le sette donne imprenditrici che hanno organizzato la manifestazione di sabato a un incontro (rifiutato), e poi ha spiegato: “Manifestare è legittimo, ci sarà anche una manifestazione No Tav. Non credo però che la contrapposizione delle piazze, la gara a chi porta più gente, sia il modo giusto per affrontare il problema”. Intanto, mentre una delegazione di industriale dovrebbe visitare il cantiere dell’unica galleria per ora in esecuzione sul lato italiano (quella di Chiomonte), domani le sigle delle 33 associazioni che raccolgono tutto il mondo dell’economia e del lavoro dovrebbero decidere come incontrare la Sindaca e forse il Vicepremier Luigi Di Maio.