IX Atlante

Infanzia: Save the Children, a Roma e Genova 70% dei bambini in periferia. Quasi il 12% percepisce strade sporche e rischio criminalità

Sono quasi 3,6 milioni i bambini e adolescenti che vivono nelle 14 principali aree metropolitane del Paese (2 su 5 del totale in Italia), e crescono spesso in zone o quartieri sensibili definibili “periferie” non solo rispetto alle distanza dal centro città, ma in base ai diversi deficit urbanistici, funzionali o sociali dei territori. Lo rivela il IX Atlante dell’infanzia a rischio “Le periferie dei bambini” di Save the Children, pubblicato da Treccani e presentato oggi in anteprima. Secondo la ricerca sono ad esempio “periferie funzionali” i quartieri dormitorio, “svuotati” di giorno e privi di opportunità e povere di relazioni sociali”. Secondo questo criterio, a Roma e Genova vivono in aree “periferiche” il 70% dei bambini al di sotto dei 15 anni, e a Napoli e Palermo il 60%, un numero che scende al 43% a Milano e al 35% a Cagliari. Più in generale, quando bambini e adolescenti delle città più densamente popolate si guardano intorno, 259.000 (l’11,8%) vedono strade scarsamente illuminate e piene di sporcizia, non respirano aria pulita e percepiscono un elevato rischio di criminalità. L’Atlante traccia una mappa dei divari che espongono maggiormente bambini e adolescenti al rischio di vulnerabilità, ma dimostra, al tempo stesso, come essi siano “la risorsa più vitale e il potenziale più alto su cui puntare per innescare una indispensabile rigenerazione di questi luoghi”. Un’introduzione aggiornata al grande dibattito sulle periferie italiane, che articola insieme un’analisi geografica, sociale e educativa. Il primo tentativo di “cartografarle”dal punto di vista dell’infanzia che attinge all’esperienza di Save the Children e di tante altre associazioni impegnate sul campo, alle più recenti ricerche scientifiche e ad una collaborazione straordinaria con Istat, uffici statistici di Miur e Invalsi e ufficio studi Caritas italiana.