Praedicate evangelium

Riforma Curia: mons. Semeraro (segretario C9), “cammino giunto ad una svolta importante”

Il cammino di riforma della Curia romana “se non è alla sua tappa conclusiva, è però giunto ad una svolta importante”. Esordisce così mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del C9 (il Consiglio dei cardinali), nella lectio magistralis sulla nuova Costituzione apostolica Praedicate evangelium che riforma la Curia romana, tenuta questa mattina in occasione del Dies academicus della Pontificia Università Lateranense. Il presule ricorda che nella sua XXVI riunione dello scorso settembre (10-12), il C9 ha consegnato al Papa il testo provvisorio della bozza della nuova Costituzione, intitolata provvisoriamente Praedicate evangelium e destinata ad “una revisione stilistica e ad una rilettura canonistica”. “In rapporto con questo lavoro – ha spiegato – è da considerarsi la nomina, resa pubblica il 27 ottobre scorso, di mons. Marco Mellino a segretario aggiunto del Consiglio dei cardinali e membro del Pontificio Consiglio per i testi legislativi”. Ripercorrendo i cinque anni di lavoro dal 2013 ad oggi, Semeraro cita fra l’altro la costituzione del Consiglio e della Segreteria per l’economia con i relativi documenti applicativi; nella Segreteria di Stato la costituzione della Terza sezione per le Rappresentanze pontificie. E ancora: i Dicasteri per il Laici, la famiglia e la vita; per il Servizio dello sviluppo umano integrale; per la Comunicazione. Prevedibile quindi una consultazione sul testo-proposta del C9, ma “sarà ovviamente il Papa a decidere”. Semeraro ricorda che nella fase iniziale Francesco pubblicò l’Evangelii gaudium (24 novembre 2013), documento “indispensabile per comprendere il processo di riforma” voluto dallo stesso Papa, secondo il quale la riforma della Curia romana “doveva inserirsi in un ben più ampio progetto di ‘riforma’”. Per Francesco occorre una “trasformazione missionaria” della pastorale; il suo sogno è “una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa”.