Politica

Polonia: Tusk (Consiglio europeo) al centenario dell’indipendenza, alle elezioni di maggio scontro tra nazionalisti e chi crede nell’Ue

“In Europa, apertamente o in modi più discreti, coloro che valutano positivamente il Brexit, con entusiasmo commentano i passi verso l’isolazionismo di Washington, e sempre più esplicitamente civettano con Putin, cercano di convincerci che l’Ue non ha alcun futuro”, ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk parlando sabato ai connazionali in occasione delle celebrazioni del centenario dell’indipendenza della Polonia. L’ex premier polacco prevede che dopo le prossime elezioni europee, nel Parlamento Ue ci saranno “due correnti politiche molto forti”. La prima è “espressamente antieuropeista e contraria all’Unione come tale, puntando sul nazionalismo”; mentre l’altra è composta da coloro che vorrebbero “un’integrazione come capita, alla meno peggio, un’integrazione qualunque…”. Tusk ha pronosticato che, “a prescindere da chi dei due sia più forte, qualora Varsavia continui la sua politica di risentimenti nazionalisti accompagnati da una visione negativa dell’Ue, potrebbe non trovare più posto nell’Unione” la quale, a suo parere, rappresenta invece “il fondamento della sovranità, presente e futura, della Polonia”. Secondo molti osservatori Tusk, per il quale Lech Walesa “è il vero padre di una Polonia libera”, ha aperto la campagna presidenziale che nel 2020 potrebbe portarlo a scontrarsi con l’attuale capo di Stato Andrzej Duda, stabilmente in testa a tutti i sondaggi.